Domenica 18 agosto 2019, dalle ore 18.30, a Castronuovo Sant’Andrea, in Piazza Castello, Serata della Cultura 2019, organizzata dalla Pro Loco con il supporto del MIG-Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”, e condotta come sempre da Mario Trufelli. È la 40a edizione di una serie iniziata nel 1980 con Leonardo Sinisgalli e proseguita nel corso dei decenni con la presenza di poeti, artisti, musicisti, archeologi, fotografi, grafici, scienziati, tutti di grande rilievo, che hanno contribuito a far crescere il territorio e a far nascere, nel 2011, il Polo Museale di Castronuovo, oggi di rilevanza nazionale, con il MIG. Museo Internazionale della Grafica, la Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”, l’Atelier “Guido Strazza” per la Calcografia, il Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”, il Museo della Vita e delle Opere di Sant’Andrea Avellino.
Quest’anno, nel rispetto della tradizione che vuol rileggere il passato per capire il presente e preparare il futuro, la serata è scandita in otto temi. Si inizia con lo svelamento di una targa in memoria dell’Editore Vanni Scheiwiller (Milano 1934-1999), abituale frequentatore della Regione Basilicata e di Castronuovo in particolare, dove il 20 agosto 1989, nel presentare il volume di Carlo Belli, Giro lungo per la Lucania, ricordò i poeti che lo avevano affascinato, Orazio - Sinisgalli – Pierro, e le circostanze che lo avevano reso pellegrino della cultura, compagno di strada di artisti e scrittori dimenticati o trascurati. Per quarantotto anni compose libri, l’ossigeno per vivere, e aiutò a realizzare sogni.
Si continua con la presentazione di un volume atteso da anni e appena uscito con Mondadori: Rocco Scotellaro Tutte Le Opere, a cura di Franco Vitelli, Giulia Dell’Aquila, Sebastiano Martelli, tre storici della letteratura che nella poesia e nella prosa dell’intellettuale lucano (Tricarico 1923-Portici 1953) trovano una profonda contraddizione sentimentale che rispecchia quella della società: il contrasto tra infanzia e maturità, rassegnazione e insofferenza, paese e città, mondo contadino e modernità, amore e disamore.
Temi non dissimili, con le dovute differenze, anche di ambiente, del romanzo Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo (Alì Terme, 15 ottobre 1919 – Roma, 2 maggio 1992) del quale alcune pagine riproposte in piazza daranno modo di capire l’interesse dello scrittore siciliano per l’arte (non a caso, fu un autore di Vanni Scheiwiller che gli pubblicò Codice siciliano nel 1957, l’anno nel quale iniziò il romanzo che uscirà solo nel 1975).
Gli interessi per l’arte di D’Arrigo portano al mondo nuovo annunciato da Emilio Vedova (Venezia, 9 agosto 1919 – Venezia, 25 ottobre 2006) che partendo dalla tradizione veneziana (Tintoretto, Guardi, l’architettura barocca) entra in pieno nel dibattito sulla rappresentazione della realtà ma affrontandola con spirito di ricerca e sperimentazione affidati al segno veloce e dinamico, alla luce. E alla sollecitazioni derivate dai poeti come Isaak Babel del quale, nel 1964, per Verlag M. Du Mont Schauberg Köln, illustrò con 10 litografie originali il racconto Drei Welten (Tre mondi).
È su questa strada che si muove, poi, il ricordo di tre personaggi lucani: Carlo Salinari (Montescaglioso, 17 novembre 1919 – Roma, 25 maggio 1977) critico letterario, Antonio Masini (Calvello, 9 settembre 1933 – Potenza, 21 dicembre 2018) pittore, Giuseppe Maino (Matera, 26 dicembre 1956 – 9 dicembre 2018) fotografo, e la stessa mostra di inchiostri, acquarelli e matite che compongono un libro, del 2008, di Alina Kalczyńska-Scheiwiller, Matera: Camera con vista.
In Salinari, l’attività nella Resistenza e l’attività politica e letteraria, l’insegnamento nelle Università di Palermo, Cagliari, Milano, Salerno e Roma, allievo prediletto di Natalino Sapegno, la direzione, con Antonello Trombadori, della rivista “Il Contemporaneo”, coincisero sempre, trovando la loro sintesi nel realismo. La storia patria, strettamente connessa a quella cristiana, è stata sintetizzata da Masini nel “monumento” o nella “porta”, che unisce le tradizionali virtù con l’impresa eroica, reinterpretando su tavola l’idea dell’affresco pubblico. Maino, da ottimo allievo di Mario Cresci, ha diviso il suo impegno tra lettura del paesaggio e dei borghi lucani e intuizione dell’opera d’arte allestita in spazi privilegiati come le chiese rupestri o Palazzo Lanfranchi. Alina Kalczyńska-Scheiwiller ha tratto il titolo di questo suo album di disegni dal film diretto da James Ivory, ricavato dall’omonimo romanzo di E. M. Forster. La camera è quella dell’Albergo Italia, frequentato per oltre 30 anni da Alina e da Vanni, con veduta sui Sassi e sulla Gravina. La finestra ritaglia, con emozione sempre nuova, nello scorrere dei giorni, il reticolo delle strade e delle case immerse in una luce ferma e abbacinante. Non ci sono figure umane, eppure l’energia di una presenza stratificatasi nei secoli è costante.
Momento molto importante sarà la consegna del Premio, alla sua seconda edizione, La difesa dell’ambiente in Basilicata. Lo scorso anno il premio fu assegnato al Comitato Civico per la difesa dei pini di Lanera, il borgo che si oppose fermamente alla distruzione della pineta materana. Il premio viene conferito dai Sindaci dei Comuni e dai responsabili delle istituzioni facenti parte di ACAMM (Aliano, Castronuovo Sant’Andrea, Moliterno, Montemurro).
L’apertura della serata, gli intermezzi musicali e la chiusura sono affidati al “Trio Etnojazz” (Carla Volpe, voce, Alessio Giove, fisarmonica, Francesco Moramarco, chitarra semiacustica) con brani appartenenti alla tradizione jazzistica afroamericana.
Nel MIG sarà possibile visitare, fino al 25 agosto, la mostra “Giorgio de Chirico / Guillaume Apollinaire: Calligrammes, 1930, 68 litografie originali”, l’“Omaggio a Lucio Fontana” in occasione dell’antologica dedicatagli dal Metropolitan Museum di New York e le illustrazioni di Emilio Vedova (10 litografie originali, del 1964) per Drei Welte di Isaak Babel. |