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Senise: una due giorni tra fede, arte e memoria

11/06/2019

E' stato un mese di giugno 2019 particolare quello che ha vissuto la comunità di Senise. Il sette e l’otto si sono celebrate due ricorrenze: i quaranta anni dalla riapertura della Chiesa di S. Maria degli Angeli (San Francesco) e i trenta anni dalla morte del santo sacerdote don Egidio Guerriero. Due eventi che la Parrocchia di Senise ha voluto celebrare nel ricordo di don Egidio. A impreziosire le due giornate la peregrinatio straordinaria della Madonna del Pantano di San Giorgio Lucano. Venerdì pomeriggio, infatti, grande accoglienza in piazza S.Biagio della Madonna che arriva scortata dal popolo sangiorgese e consegnata al popolo senisese. Processione lungo la strada rotabile fino alla Chiesa San Francesco, accolta dal vescovo Orofino della Diocesi di Tursi-Lagonegro e da molti sacerdoti. Solenne liturgia eucaristica e veglia di preghiera a conclusione della giornata. La giornata del sabato (8 giugno 2019), ha centellinato tutto l’evento: in mattinata, nell’ex sala consiliare, si è svolto il convegno per ricordare i quarant’anni dalla riapertura al culto della Chiesa di S.Maria degli Angeli costruita dai francescani nel 1319, sul lato settentrionale del convento di San Francesco d’Assisi. Presenti il parroco don Pino Marino, don Battista di Santo, Anna Sole ( in rappresentanza del padre don Gerardo Sole che all’epoca fu il promotore della realizzazione del restauro della Chiesa) e il restauratore Paolo Schettino. Quest’ultimo ci ha parlato del restauro di quarant’anni fa che, come ha ricordato don Battista nel suo intervento, avvenne in economia con circa settanta milioni di lire. Schettino, nella sua lunga disamina, è partito da quando la chiesa era un grande cantiere: “ la prima persona che incontrai – ha detto – fu don Gerardo Sole che s’interessò per il restauro. Arrivai a Senise quarantadue anni fa e cominciai a lavorare sugli affreschi, sulle tele, sulla cantoria per la durata di un anno. La cosa più importante – ha tenuto a precisare il restauratore – è che dietro il coro ci sono degli affreschi interessantissimi che all’epoca non fu possibile staccare, perché dovevamo smontare tutto il coro e il polittico che in quel momento si trovava in restauro a Matera. Si decise di non fare spostamenti. Oggi, volendo intervenire sul lavoro tralasciato, ci vorrebbero più soldi rispetto al tempo in cui la chiesa era un cantiere”. Un lavoro di precisione, per lui una sorta di trampolino di lancio che l’ha portato a essere un professionista molto apprezzato. Un excursus storico è stato fatto da don Battista di Santo che dal 1971, assieme a don Egidio e a don Antonio Infantino, formarono la prima comunità ecclesiale a Senise. “La chiesa san Francesco – ha detto don Battista – era la chiesa più bella, però era chiusa al culto. L’idea della ristrutturazione venne a don Gerardo Sole in memoria della morte di suo figlio. Lui, sindaco di Senise, e presidente del consorzio agrario, cominciò a tessere la rete con i politi di quel tempo e, dopo aver conosciuto il presidente regionale Verrastro. L’amicizia fraterna di don Gerardo con il presidente fece arrivare lo stanziamento di settanta milioni e decidemmo di fare i lavori in economia. Lavori di pavimentazione, ripresa degli stucchi rovinati dall’acqua e l’eliminazione delle tombe. Questo lavoro ci ha permesso – ha continuato don Battista - di scoprire, ai lati dell’altare, due pitture in tempera di rara bellezza”. Parlando del Polittico poi, don Battista ci racconta anche del braccio di ferro intrapreso con la Sovraintendenza per la nuova collocazione del Polittico dopo il restauro, inscenando anche una finta protesta assieme con una settantina di senisesi e alla caparbietà di don Gerardo Sole. Alla fine ottennero che la collocazione del Polittico fosse la stessa di come è oggi. L’intervento del parroco don Pino Marino si è basato soprattutto sui lavori più recenti visto che, come lui stesso ha sottolineato, all’epoca era un giovincello di quattordici anni. “Quarant’anni fa – precisa don Pino – l’intervento fu fatto all’interno della Chiesa mentre io ho condotto i lavori per l’esterno, intervenendo sulla copertura e la facciata esterna. Per i finanziamenti devo essere grato a Mons. Nolè che ebbe un suggerimento da parte del presidente Pittella per far candidare Senise per un finanziamento per qualche chiesa d’interesse storico. Nel 2016 fu approvato il progetto e finanziato con i fondi della CEI, dalla Regione Basilicata e con fondi della chiesa S. Francesco. Anna Sole ha voluto ringraziare tutti per il ricordo riservato al padre, ricordando come sia stato il promotore instancabile per la rinascita della Chiesa , sottolineando l’importanza di aver dato alla comunità di Senise un autentico scrigno di fede e arte . “ La nostra comunità – ha continuato Anna Sole – ha bisogno oggi di segni di unità e di corresponsabilità con azioni correttive e individuali che possano contribuire a costruire il bene e la pacifica convivenza di tutti. Spero che l’esempio di mio padre – ha concluso Anna Sole - e di tanti altri come lui, possa essere seguito dai nostri giovani, affinché abbiano a cuore le sorti del proprio paese come quelli della propria casa”. A coordinare i lavori è stato chiamato il giornalista Franco Addolorato.

Il pomeriggio è stato dedicato alla memoria del santo sacerdote don Egidio il cui ricordo, dopo quarant’anni del suo ritorno al Padre, è ancora vivo nella comunità dei credenti e non solo. Prima della liturgia eucaristica, in una chiesa gremita e sotto lo sguardo amorevole della Madonna del Pantano, è stato proiettato il filmato realizzato dalla testata giornalistica lasiritide.it, che ripercorre, attraverso immagini dell’epoca, la vita sacerdotale e l’ultimo viaggio terreno di don Egidio Guerriero. Dopo la liturgia eucaristica breve processione lungo le vie della parte bassa del paese, allietata dalla banda si San Giorgio, fuochi pirotecnici e saluto alla Madonna che ha fatto ritorno al Santuario del Pantano.

Vincenzo Diac. Terracina









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