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Da Garibaldi a Grillo gli italiani che disfecero L’Italia |
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1/06/2019 | Il libro Con una postuna fazione di Beppe Grillo Indro Montanelli “Cialtroni”Da Garibaldi a Grillo gli italiani che disfecero l’Italia a cura di Paolo di Paolo, di 234 pagine, edito da Rizzoli libri riporta una serie di testi pubblicati sulla Voce il quotidiano fondato da Montanelli dopo l’uscita dal Giornale e di alcuni testi pubblicati sul Corriere della Sera tra il 1994 ed il 2001 e Montanelli malgrado la veneranda età, non si risparmia.
Tra gli autori citati vi è Garibaldi che secondo Montanelli fu un grosso pasticcione, ignorante e privo di idee, smanioso di fare solo me stesso senza capire come faceva.
Come generale non fu mai nulla più che un caudillo sudamericano, tagliato più per la guerriglia che per la guerra.
Tra le menti gli vanno riconosciuti:
prima il coraggio; era sempre pronto a dare sul campo l’esempio ed era solo con l’esempio i suoi descamisado.
Secondo : la grande onestà: povero era nato e povero morì: delle sue imprese anche quando avrebbe potuto profittare non gli rimase mai in tasca un soldo.
Terzo: fra i protagonisti del Risorgimento fu l’unico che seppe suscitare qualche entusiasmo popolare anche se dovuto ai lati spettacolari, pittoreschi e buffoneschi del suo modo di essere e di apparire che non a delle vere qualità del capo.
Ma anche personaggi più attuali come Beppe Grillo che Montanelli afferma che appartiene ad una specie animale particolare formata da un solo esemplare :lui
Inoltre afferma di non essere certo che il grande pubblico sia in grado di capire che Beppe
Biagio Gugiotta
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