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Rotonda: Ascensione con ‘I Ritunnari’ ed i tagliolini con il latte |
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1/06/2019 | Un’antichissima tradizione che si rinnova, è quanto propone per questa sera l’associazione culturale “I Ritunnari, il Ceppo della Memoria” in occasione del giorno dell’Ascensione che ricorre domani.
“Per questa ricorrenza – ci spiega il presidente Silvestro Di Sanzo – l’associazione ha pensato di proporre la preparazione dei tagliolini con il latte poiché è un piatto della tradizione, in quanto nel giorno dell’Ascensione i pastori non lavoravano il latte che veniva munto e lo regalavano: e uno dei piatti tipici che si preparavano con il latte che si riceveva in omaggio, erano proprio questi tagliolini”.
In dialetto vengono chiamati “tagghiulini cu latte”, ossia pasta di casa cotta, appunto, nel latte. “È una tradizione molto, ma molto antica – prosegue il presidente – che vedeva le famiglie più agiate ricevere il latte direttamente a casa, mentre i poveri dovevano andare a prenderlo dai pastori. Ma questa tradizione si è praticamente persa perché ormai i tagliolini vengono preparati in brodo oppure con i fagioli”.
Ma l’iniziativa si propone anche un altro obiettivo. “Dalle ore 9 di questa mattina alcune signore hanno iniziato a preparare i taglioni per stasera, e lo faranno nel pieno rispetto di quello che viene comunemente definito “uso antico”. E hanno anche invitato le nuove generazioni a partecipare, in modo da apprendere come si preparano secondo la tradizione”.
La serata si svolgerà nei locali dell’Hotel Santa Filomena e verranno preparati circa 10 chili di pasta. “Avremmo voluto trascorrere la serata all’aperto, ma le condizioni meteorologiche non ce lo consentono. D’altronde, come è riportato anche sulla locandina dell’evento, si sa che a Rotonda il caldo comincia dopo la festa di Sant’Antonio. Oltre che con il latte, i taglioni verranno preparati con i fagioli “poverelli bianchi” di Rotonda e saranno accompagnati da frittate, formaggi con la pizza e dolci: tutti preparati secondo la tradizione locale”.
Il presidente Di Sanzo ha continuato precisando quella che è l’essenza dell’associazione. “Mi auguro che le giovani generazioni accolgano l’invito ad imparare come si preparano i taglioni, perché capiranno davvero come devono essere fatti nel rispetto della tradizione. Una delle idee è di proporre da parte delle donne, e delle nonne dell’associazione, dei corsi per insegnare la preparazione della pasta fatta a mano secondo la tradizione, magari in periodi diversi dell’anno. È chiaro che questo è anche un modo per avvicinare le nuove generazioni alle tradizioni”.
Quest’ultimo proposito vuole fungere anche da richiamo, per cercare di arrivare ad un rinnovamento dell’associazione. “Sono presidente dallo scorso febbraio e questo è uno degli obiettivi che ci siamo prefissati: cercare di far avvicinare quanto più è possibile le nuove generazioni. D’altronde la cultura, le tradizioni, e quindi le origini, a chi le tramandi se non ai giovani. Per cui, questo è proprio l’intento che si è dato l’associazione che per questo si è dotata di una pagina Facebook, in modo da essere più vicina alle nuove generazioni. Fermo restando che lo scopo principale è, e sarà sempre, di tramandare il passato, le tradizioni e le origini che devono essere sempre portatori di valori sani. Questa associazione è magari meno visibile rispetto ad altre poiché si muove in altri campi, che possono essere: libri, calendari o viaggi culturali per persone anziane; per cui, essendo meno alla vista, vogliamo cercare di darle un po’ più di visibilità per permettere, appunto, che ne possano fruire anche i giovani”.
“Invito tutta la cittadinanza a partecipare proprio perché noi siamo portatori di questi valori sani, che non dovrebbero mai essere persi di vista in tutte le fasi della vita perché sono valori oggettivamente riconosciuti. Per questo – conclude Di Sanzo – che estendo l’invito a tutta la cittadinanza proprio per provare, stando seduti attorno a un tavolo e degustando le pietanze tipiche di Rotonda, a ritrovare quella serenità che in questi giorni è venuta un po’ meno; per distendere gli animi e per cercare di lavorare tutti quanti insieme per la comunità, nel rispetto di quel valore rappresentato dal radicamento nel proprio paese”.
Gianfranco Aurilio
lasiritide.it
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