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Cinema IRIS Lagonegro:Dario Lucchetti e il suo film |
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27/05/2019 | Una nuova iniziativa con il suo primo appuntamento la Rassegna MAESTRI DEL CINEMA ITALIANO. Alle 20,00 di Lunedì 27 Maggio, al Cinema Iris di Lagonegro sarà presente il regista Daniele Luchetti che presenterà il suo ultimo film MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITÀ. Momenti di trascurabile felicità nasce dal libero adattamento di due libri scritti da Francesco Piccolo, entrambi pubblicati con Einaudi: l'omonimo "Momenti di trascurabile felicità", del 2010, e il suo sequel "Momenti di trascurabile infelicità", del 2015. Sono libri in cui Piccolo, col suo stile autobiografico, leggero e ironico, propone al lettore spunti di riflessione che riguardano concetti importanti (come appunto quelli della felicità e della soddisfazione esistenziale) che vanno rintracciati nelle pieghe e nei dettagli della vita di tutti i giorni. Premiato con lo Strega nel 2014 con "Il desiderio di essere come tutti", Piccolo si è occupato in prima persona della sceneggiatura del film, assieme al regista Daniele Luchetti, e la cosa non sorprende: oltre che scrittore, infatti, Piccolo è anche sceneggiatore, uno dei più attivi e premiati in attività. Ha iniziato a scrivere per il cinema nel 2002, quando ha co-firmato il copione di ben tre film: Paz! di Renato De Maria, My Name is Tanino di Paolo Virzì, e Nemmeno in un sogno di Gianluca Greco, a partire da un soggetto dello stesso Virzì. Col regista toscano, poi, Piccolo ha collaborato anche in La prima cosa bella e Il capitale umano (per entrambi vincendo il David di Donatello alla sceneggiatura), Ella & John e Notti magiche. Tra gli altri registi con cui Piccolo ha lavorato ci sono Nanni Moretti (in Il caimano, Habemus Papam e Mia madre), Silvio Soldini (Agata e la tempesta e Giorni e nuvole) e Francesca Archibugi (Il nome del figlio e Gli sdraiati). Da notare, in questo intreccio, che lo stesso Luchetti è stato in passato assistente alla regia di Nanni Moretti e che la cantante Thony, che in questo film interpreta il ruolo di Agata, ha esordito sul grande schermo proprio grazie a Virzì in Tutti i santi giorni. Tre film per raccontare la crisi politica economica e sociale Funziona molto meglio “Mio fratello è figlio unico” del 2007. Ispirato nel titolo dal pezzo di Rino Gaetano, usato anche come colonna sonora, il film segue la storia di due fratelli molto diversi tra loro. Elio Germano si avvicina al Msi, mentre Riccardo Scamarcio è un sindacalista di sinistra nel pieno degli anni ’70 funestati dal terrorismo. Il risultato è clamoroso, anche grazie alla bravura degli interpreti. È il primo capitolo di una sorta di trilogia sulla recente storia italiana. Nel 2010, Daniele Luchetti parla della crisi economica attraverso le vicende di Elio Germano, padre vedovo di tre bimbi in “La nostra vita”. Nel cast anche Raoul Bova e Isabella Ragonese. Il cerchio si chiude con “Anni felici” del 2013, liberamente ispirato alla sua famiglia: nel 1974 si vota per il divorzio e una giovane coppia formata da Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti deve fare i conti con la loro crisi di coppia e l’avvento del femminismo. Di questa sorta di trilogia è il film più imperfetto forse perché il più personale. Nel cast anche quella che è diventata l’ex moglie Stefania Montorsi, da cui il regista ha divorziato dopo venti anni di matrimonio. Nel 2015 Daniele Luchetti realizza un ritratto di Papa Francesco, prima della sua elezione con il drammatico "Chiamatemi Franesco - Il papa della gente". |
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