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Contro l’economia della paura |
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17/03/2019 | Il libro di Francesco Bonazzi “Viva l’Italia – Contro l’economa della paura-Il malato d’Europa, di 236 pagine, edito da Chiarelettere, ed acquistabile al prezzo di 16 euro,
mette in rilievo che vi è un filo rosso più o meno invisibile che lega tra loro i vari temi trattati nel libro in particolare quelli di natura economica.
L’Ossessione latente del debito eccessivo; il ricatto dei parametri troppo stretti e di asticelle mobili che non potremo mai superare; la minaccia dell’impoverimento personale e collettivo; lo straniamento di non sapere chi decide davvero del nostro benessere, ed il dubbio che sia qualcuno dal cognome impronunciabile che non abbiamo votato e mai voteremo; l’incertezza per i figli e per i nipoti; l’ombra del fallimento ed il bisogno di fuggire e la sensazione che quello che facciamo non sarà mai abbastanza, sono eventi da tenere in debita considerazione.
Questo filo rosso, che con il trascorrere del tempo può diventare una vera e propria corda, se ci si isola completamente si chiama paura. Paura di vivere in un’Italia che ha dilapidato se stessa e che ora è senza futuro; paura di essere buttati fuori dall’Europa, oppure di uscirne volontariamente, ma con costi insostenibili, paura che i nostri figli debbano andarsene chissà dove, come i nostri bisnonni; paura di queste crisi cicliche che partono sempre da lontano per colpa di persone e meccanismi che non comprendiamo; paura di perdere tutto etc.
Biagio Gugliotta
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