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Fridays For Future/ 5000 in piazza in tutta la Basilicata |
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15/03/2019 | Grande partecipazione ed entusiasmo nelle piazze di Potenza, Matera, Lauria, Policoro e Maratea dove si è svolta la giornata di mobilitazione internazionale contro i cambiamenti climatici Fridays For Future, promossa nella nostra Regione dalla Legambiente Basilicata Onlus e dalla Rete degli Studenti Medi della Basilicata. L’organizzazione ambientalista ed il più grande e rappresentativo Sindacato Studentesco lucano hanno lavorato incessantemente nell’ultimo mese per permettere una partecipazione – di oltre 5000 fra studenti e cittadini – quanto più incisiva e consapevole. Hanno aderito alla giornata di protesta anche i tre sindacati confederali dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL e UIL Pensionati, insieme all’Associazione Studentesca Culturale Unidea e a Libera Basilicata che hanno portato il proprio contributo all’interno della manifestazione, dando riprova di quanto questo movimento si possa definire, senza ombra di dubbio, una vera e propria alleanza sociale per il clima.
«Oggi è una giornata storica per l’Italia – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente . In piazza è scesa una marea di giovani che merita risposte adeguate, soprattutto da parte del Governo italiano da decenni impegnato a strizzare l’occhio solo alle lobby delle fossili. Il primo sciopero degli studenti italiani sui cambiamenti climatici è una novità assoluta per chi, come noi, si batte dal 1980 per combattere i cambiamenti climatici. Siamo scesi in piazza con loro perché questa rivoluzione è già in atto e non può più attendere. Il Governo italiano azzeri immediatamente i 16 miliardi di euro di sussidi che ogni anno regaliamo alle società petrolifere».
Legambiente chiede una svolta nelle politiche del nostro paese per ridurre le emissioni di gas serra e lo smog causati dai combustibili fossili, come richiesto anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei giorni scorsi. «Non ci sono più alibi e da subito si può partire per ridurre l’uso delle fossili per produrre elettricità, per riscaldare gli edifici, per muovere persone e merci, per le attività produttive – prosegue il presidente di Legambiente –. Le tecnologie alternative già esistono e sono presenti in ogni comune, quello che manca è soltanto una politica coraggiosa del governo nazionale, delle amministrazioni regionali e locali, delle imprese che sia in grado di diffonderle ulteriormente. Non ne sarebbero felici le aziende del petrolio, carbone e gas, ma i polmoni e il portafoglio dei cittadini e la salute del Pianeta ne beneficerebbero in modo evidente».
La Rete degli Studenti Medi della Basilicata si unisce alla rivendicazione della Legambiente e richiede: investimenti su un piano nazionale dell’edilizia scolastica – per il quale sono necessari 20 miliardi di Euro – per la messa in sicurezza dei luoghi di studio e di lavoro; l’inizio di una reale transizione energetica, partendo dallo stop alle nuove trivellazioni in Basilicata e dal rilancio del settore della green economy e delle fonti di energia alternative a quelle fossili. Gli studenti e le associazioni in piazza il 15 di marzo assicurano che la mobilitazione non si arresterà fin quando non verranno date risposte concrete sulla lotta ai cambiamenti climatici.
Rete degli Studenti Medi Basilicata
Il Sindacato Studentesco
Legambiente Basilicata Onlus
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