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Lessico femminile,mostra dedicata alla figura della donna tra 800 e 900 |
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6/03/2019 | Lessico femminile: le donne tra impegno e talento dal 1861 al 1926. Questo è il titolo della mostra curata da Simonella Condemi, direttore di Palazzo Pitti, e dedicata alla figura della donna tra 800 e 900.
La mostra documenta la varietà dei talenti che hanno reso le donne interpreti della storia e del sapere in settori diversi che vanno da quello più umile del lavoro dei campi fino a quello artistico-artigianale, letterario e scientifico.
Con la rassegna che si aprirà il prossimo 7 marzo a Firenze e si concluderà il 26 maggio 2019 (Palazzo Pitti, Galleria d’Arte Moderna, Sala del Fiorino) si vuole abbracciare un arco temporale che inizia con l’Unità d’Italia (che coincide con l’iscrizione di alcune lavoratrici alla fratellanza artigiana) e si conclude con l’anno in cui viene assegnato il Nobel a Grazia Deledda.
Attraverso le opere d’arte esposte si delinea uno scenario suggestivo e, in parte, ancor oggi poco conosciuto dell’impegno femminile nel lavoro, con donne capaci di realizzare le proprie attitudini professionali senza rinunciare al ruolo familiare.
In questo scenario di immagini si inserisce anche il contributo del MAM (Musei Aiello Moliterno) con tre opere provenienti dalla Casa Museo Domenico Aiello (Museo dell’Ottocento Lucano).
Si tratta di due opere di Michele Tedesco: “La morte del cardellino” 1872, “Segreta attesa”, 1863 ed un’opera della moglie Julia Hoffmann Tedesco “Dolcezze materne”, 1881.
Michele Tedesco è il pittore più rappresentativo dell’ottocento lucano. Il perché della scelta delle sue opere lo si evince dal fatto che amava ritrarre le donne nella loro quotidianità ma con un taglio personale inizialmente di impronta macchiaiola e successivamente (dopo l’incontro con la moglie) di sensibilità simbolista.
La moglie Julia Hoffmann Tedesco è abile pittrice ma formata alla cultura tedesca-mitteleuropea.
La mostra sarà fruibile fino al 26 maggio 2019.
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