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Festival La Terra del pane - Alchimia Archetipica

23/01/2019

Inaugurazione sabato 26 gennaio alle ore 18 della terza delle 12 Windows, dodici finestre aperte verso il futuro dell'arte, della Fondazione Sassi di Matera.
Organizzate e promosse da Fondazione Sassi e rientrano nell’ambito del Festival La Terra del pane, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 in coproduzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, tema: Radici e Percorsi.
Ad arricchire l’inaugurazione, due flash mob in piazza Pascoli e una performance teatrale nella sala conferenze della Fondazione Sassi.

Una riflessione ancestrale su Matera, simbolica terra del pane, attraverso i linguaggi di tre giovani artisti delle Accademie d’Arte del Sud Italia. E’ la collettiva a cura di Simona Caramia: Alchimia Archetipica.
La mostra, ospitata fino al 20 febbraio nella sala mostre della Fondazione Sassi, presenta le opere di: Nicola Bevacqua, Maria Luigia Gioffrè e Tommaso Palaia. Ed è la terza delle 12 Windows, le dodici finestre aperte verso il futuro dell'arte nate da un'idea di Giancarlo Chielli con la direzione artistica di Francesca Arpino.
Alchimia Archetipica sarà inaugurata sabato 26 gennaio alle ore 18 alla Fondazione Sassi. Organizzata e promossa da Fondazione Sassi e la collettiva rientra nell’ambito del Festival La Terra del pane, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 in coproduzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, tema: Radici e Percorsi.
La mostra, a ingresso libero, è allestita nella Sala mostre della Fondazione Sassi in via San Giovanni Vecchio n.24/27 e resterà aperta al pubblico dal 26 gennaio al 20 febbraio 2019. Si potrà visitare tutti i giorni dalle 10 - alle 13 e dalle 16 alle 19. Giorno di chiusura: lunedì.
Alchimia Archetipica sviluppa simboli ed elementi, sotto il vaglio della scienza alchemica, attraverso i lavori e le ricerche di tre giovani artisti.
Dalle “porte naturali” di Nicola Bevacqua, oggetti tangibili che provengono dalla terra e che ad essa ritornano: in una visione alchemica e proto-filosofica sono la metafora dell'ambivalenza di finito-infinito, quel confine tra il concreto e l'intangibile. Al processo di liberazione spirituale di Maria Luigia Gioffrè, le cui azioni assumono connotati mistici, che vanno oltre il mero significato materiale, giungendo in un luogo interiore, in cui la mente liberata si riconcilia con il simbolico dell'inconscio. Sino alle installazioni luminose di Tommaso Palaia, che fa della terra il luogo delle stratificazioni geologiche ed al contempo l'elemento alchemico sublunare - secondo la disposizione aristotelica -, dalla cui sovrapposizione si genera l'illusione del Tempo.
“Alchimia Archetipica è una narrazione a più voci, una speculazione induttiva che si muove dal particolare all'universale. - afferma la curatrice, Simona Caramia - il simbolico cede il passo all'archetipico, ponendo l’accento sull'elemento alchemico pregnante della città: la Terra a cui alludono varie interpretazioni etimologiche del nome stesso del capoluogo”.

Ad arricchire il programma del 26 gennaio, giorno dell’inaugurazione, ci saranno due flash mob in piazza Pascoli e una performance teatrale a cura di AMA – Accademia mediterranea dell’attore, in collaborazione con la Fondazione Sassi e l’Associazione la Casa delle Agriculture di Castiglione d’Otranto. Progetto inserito nel programma “InPuglia365 – Cultura Natura Gusto”, la performance teatrale sul pane e le sue storie Pezzi di pane mette in scena un rito: cinque donne che compiono un misterioso rituale dando vita a una tradizione che attraversa dialetti e cucine diversi, quella delle pupe di pane. Un rito che, ora come allora, si rinnova e ci racconta di donne forti che impastano per ore e vegliano il pane prima dell’uccata, l’infornata; mischiano la farina e le loro vite e attraversando la storia. La performance teatrale Pezzi di pane sarà portata in scena nella sala conferenze della Fondazione Sassi, alle 20 del 26 gennaio.
Le iniziative del 26 gennaio della Fondazione Sassi saranno precedute da due flash mob che si svolgeranno nella stessa giornata. Alle 11:30 e alle 17:30 in piazza Pascoli, le cinque attrici dello spettacolo, in costume di scena, faranno una breve performance con suoni e canti popolari sul tema del pane, anticipando alcuni contenuti dello spettacolo.


Informazioni:
Organizzata e promossa da Fondazione Sassi la mostra Alchimia Archetipica rientra nel
Festival La Terra del pane, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019,
in coproduzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, tema: Radici e Percorsi.

Mostra:
Alchimia Archetipica
Inaugurazione sabato 26 gennaio 2019
Ore 18
Sala Mostre Fondazione Sassi
in via San Giovanni Vecchio n.24/27 - Rione Sasso Barisano - Matera
La mostra resterà aperta al pubblico dal 26 gennaio al 20 febbraio 2019. Ingresso libero.
Orari: dalle 10:00 - alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00
Giorno di chiusura: lunedì

Performance teatrale sul pane e le sue storie:
Pezzi di pane
Sabato 26 gennaio
Ore 20:00
Sala Convegni Fondazione Sassi
in via San Pietro Barisano - Rione Sasso Barisano - Matera
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Ideazione, testi e interpretazione: Angelica Dipace, Benedetta Pati, Giulia Piccinni, Antonella Sabetta, Carmen Ines Tarantino
Regia: Tonio De Nitto
Costumi: Lilian Indraccolo
Coordinamento del progetto: Franco Ungaro
Produzione: AMA – Accademia Mediterranea dell’Attore
Durata: 25 minuti

Simona Caramia
Curatore Alchimie Archetipiche
Laureata in Filosofia; specializzata in Storia dell'arte contemporanea presso l'Università di Bari. Critica e curatrice, studiosa della fenomenologia dell'arte contemporanea, con particolare attenzione allo scenario artistico italiano dagli anni Settanta ad oggi. Al centro delle sue ricerche attuali vi sono l'analisi degli interventi di restyling urbano, a confine tra arte e architettura, e uno studio sull'arte delle donne tra esistenzialismo e attivismo politico. È coordinatore generale del Dipartimento di Ricerca della Fondazione Rocco Guglielmo. Collabora attivamente con progetti di ricerca, mostre, rassegne e seminari con il MARCA – Museo delle Arti di Catanzaro. Dal 2012 è docente di Stile, Storia dell’Arte e del Costume (Storia dell'Arte contemporanea e Fenomenologia dell'arte contemporanea) presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. È direttore artistico del progetto Ceilings, promosso dall'Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Ha al suo attivo numerose mostre, rassegne di videoarte e pubblicazioni.
Tra le più recenti mostre: Zeroottouno. Le Trame dell'esistenza, Museo MARCA, Catanzaro 2018; Pandemia, Galleria Portanova12, Bologna 2018; Collezioni&Collezionisti – XIII Edizione Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI, Museo MARCA, Catanzaro. Tra le più recenti pubblicazioni: La via della luce. Tra arte e architettura, Rubbettino Editore (in corso di stampa), ComunicART, Mimesis Edizioni, Milano 2016.

Nicola Bevacqua
Nicola Bevacqua è nato a Catanzaro nel 1987 risiede ad Albi (CZ) in via Guglielmo Marconi. Nel 2012 consegue il diploma di laurea di I° livello presso L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, scuola di scultura, nel 2017 si specializza, conseguendo il diploma di laurea di II° livello presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, scuola di scultura.
Espone nel 2013 presso la mostra collettiva “Arte in Scena” tenutasi all’interno del teatro Politeama di Catanzaro.
Nel 2015 espone presso la mostra “Motorhead Art 2519 la sostanza che attiva lo sguardo” tenutasi all’interno del museo Marca di Catanzaro attraverso la collaborazione con l’azienda calabrese Caffè Guglielmo.
Espone nel 2015 presso la mostra collettiva della “VII Edizione del premio internazionale Limen Arte” tenutasi nel Complesso Valentianum di Vibo Valentia.
Partecipa nel 2017 al programma delle attività educative del Padiglione Italia, in occasione della “57° esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia”, curata da Cecilia Alemani e Marta Papini.
Nel 2018 viene selezionato all’interno della galleria YAG/garage – arte giovane nella città di Pescara attraverso l’opera “Segnalatore della Direzione e Velocità dei Venti” parte della collezione permanente.
Nel 2018 partecipa all’evento “Herstory is Ourstory” entrando a fare parte della Collezione Benetton con l’opera “Caricamento in Corso”.

Maria Luigia Gioffrè
Maria Luigia Gioffrè (1990) opera la sua ricerca attraverso il mezzo visivo e performativo. Dapprima laureatasi in Scienze Politiche, conclude poi i suoi studi accademici nel 2017 presso Central Saint Martins, University of Arts London. Sempre nel 2017 vince il primo premio per Celeste Prize nella sezione installazione, scultura e performance con l’opera “Penelope White’s Wall”. Nel 2018 è anche selezionata per Arte Laguna Prize nella sezione performance ed è vincitrice del bando di residenza “Della Morte e del Morire” indetto da Art For Environment Residency presso Tenuta dello
Scompiglio (Vorno,IT) in collaborazione con University of Arts London. È co-fondatrice del progetto di ricerca artistico-curatoriale In-Ruins presso Parco Archeologico Scolacium.

TOMMASO PALAIA
San Giovanni in Fiore (Cs), 1992.
Laureato in Grafica d’arte – Illustrazione presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
La sua ricerca è incentrata sull’analisi dell’universo, quale forma-spazio che ingloba la totalità delle cose esistenti (materia, energia, pianeti, stelle, galassie) e quale momento speculativo dell’origine dell’esistenza. Tra intuizione e verità, le sue opere tracciano grandi mappe del tempo che hanno come sfondo l’universo - le trasformazioni degli oggetti al suo interno - a cui si sovrappongono le mappe urbane o quelle dei suoli.
Ha al suo attivo numerose mostre e workshop. Nel 2018: vince il bando di concorso Villa in rete per un’opera pubblica permanente all’interno della Villa Comunale di Crotone, che sarà realizzata a marzo del 2019; Herstory is Ourstory, Fondazione Benetton Studi Ricerche, Spazi Bomben, Treviso; Tommaso Palaia Limite - Illimitato (personale), a cura di 4Culture, Museo Archeologico e Numismatico Provinciale, Catanzaro; Dimensione Fragile, Biblioteca Vallicelliana, Roma.

Informazioni:
Organizzata e promossa da Fondazione Sassi la mostra Alchimia Archetipica rientra nel
Festival La Terra del pane, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019,
in coproduzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, tema: Radici e Percorsi.




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