“Aggressivo ed esuberante, spregiudicato e battagliero, il poeta-ingegnere era dotato di tale prorompente vitalità che impressionava chi lo avvicinava”. Con queste parole Luciana Gentilini, moglie di Franco Gentilini (Faenza 1909 - Roma 1981), descrive Leonardo Sinisgalli (Montemurro, 1908 – Roma, 1981), uno dei più vecchi e cari amici del grande pittore italiano, nel suo volume “Una vita oltre”, pubblicato da Silvana Editoriale.
Il testo, che nasce dai Diari inediti scritti fra il 1971 e 1981 dalla vedova di Gentilini, morto pochi mesi dopo Sinisgalli, verrà presentato a Montemurro, il 29 settembre 2018 alle ore 18:00, proprio presso la Casa delle Muse, dove sono custoditi alcuni disegni originali di Gentilini, insieme a prose e poesie sinisgalliane impreziosite da quadri, litografie e acqueforti dell’artista romagnolo.
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Leonardo Sinisgalli, rientra nel palinsesto di attività di ACAMM, la rete dei musei e delle biblioteche di Aliano, Castronuovo Sant’Andrea, Moliterno e Montemurro. Insieme all’autrice, dialogheranno lo storico dell’arte Giuseppe Appella, grande amico del poeta e dell’artista del quale curerà, nel 2000, anche il Catalogo Generale dei dipinti, il Presidente della Fondazione Leonardo Sinsgalli, Mario Di Sanzo, la giornalista Beatrice Volpe. Porterà i saluti il Sindaco di Montemurro, Senatro Di Leo.
Partendo da un’autobiografia in cui ripercorre le tappe della sua vita accanto e poi senza il suo Franco, Luciana Gentilini celebra questa unione raccogliendo i ritratti della cerchia di amici cui il pittore la introdusse, costituita dai massimi letterati e poeti del 900, italiani e francesi, fra cui lo stesso Sinisgalli: Giuseppe Appella, Giuseppe Ungaretti, Alfonso Gatto, Romeo Lucchese, Milena Milani, Libero De Libero, Giglielmo Petroni e Carlaluisa De Vecchi Petroni, Enrico Falqui e Gianna Manzini, Natalino Sapegno, Piero Chiara, Raffaele Carrieri, Marino Marini e Mercedes Pedrazzini, Francesco Messina, Giancarlo Vigorelli, Giuseppe Mazzullo, Virgilio Guzzi, Giorgio de Chirico, Giovanni Pieraccini, Ruggero Orlando, Giovanni Romagnoli, Enrico Paulucci, Giuseppe Liverani, Gualtieri di San Lazzaro, Paolo Boni e Cuchi Wite, Andrè Pieyre de Mandiargues e Bona Tibertelli de Pisis, Patrick Waldberg, Alain Jouffroy, Antonio Zoran Music, Natalia Dumitresco e Alexandre Istrati, Susi Gerson Magnelli, Orfeo Tamburi.
Amici ritratti nel loro aspetto più umano e grazie al quale è stato possibile, per Luciana, fronteggiare la difficile condizione di vedova di un importante artista, imparando a districarsi fra una marea di consigli, proposte in malafede, falsari e truffatori. Cresciuta con la pittura di Gentilini, in quanto sin dai 10 anni frequentatrice della sua casa e del suo studio, prima come cugina della moglie di lui, poi come sposa nel 1970, Luciana ha raccolto l’eredità artistica del marito, avviando un’azione di recupero, diffusione e tutela del lavoro del pittore, confluito nell’Archivio Franco Gentilini, dichiarato nel 2012 di rilevanza storica dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Questo Archivio, oggi, è suddiviso tra la Fondazione “Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma” e Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.
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