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A settembre da Senise a Busto Garolfo nel nome di San Rocco |
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31/07/2012 | E’ il momento dell’anno più atteso dalla comunità senisese; il momento in cui il paese riabbraccia i numerosi emigranti che, per studio o per lavoro, lo hanno dovuto lasciare. A Senise le lunghe ferie al mare sono quelle nel mese di luglio. Perché agosto non si tocca: agosto è il mese del Santo patrono, di San Rocco. Da anni, ormai, vi è un ricco calendario che accompagna, tra riti religiosi e civili, il Santo di Montpellier, il cui culto è diffuso in tantissimi paesi lucani. A Senise la processione che attraversa le vie del paese vuole portare il Santo quanto più vicino possibile alle famiglie senisesi. E così, questa processione si divide: il 15 agosto attraversa la parte alta dell’abitato; il 16, giorno ufficiale dei solenni festeggiamenti, attraversa la parte inferiore. Durante la giornata la banda del paese fa da piacevole sveglia all’assolata mattina di Senise, che poi accompagna anche il corteo in processione e in preghiera. Davanti a tutto ci sono loro: uomini e donne, tradizionalmente portatori dei “cirii”, costruzioni votive di legno, caratterizzate dalla presenza del grano o delle candele, portate sulla testa. E’ una tradizione che, nella maggior parte dei casi, si trasmette di padre in figlio, di generazione in generazione. Il gruppo dei portatori si colloca all’inizio della processione. Periodicamente i portatori dei cirii, laddove la strada è più larga e lo consente, effettuano la danza, su un ritmo di tarantella suonata da un organetto. Sempre in occasione della processione è possibile osservare anche il ballo con lo stendardo, che rappresenta un’autentica prova di abilità: lo stendardo viene tenuto in equilibrio dal danzatore sul palmo della mano, su un dito, su una spalla, o sul mento, a ritmo della tarantella.
E’ una festa, quella per San Rocco a Senise, che con il tempo ha adeguato le sue fasi civili, per le esigenze che la comunità di volta in volta ha presentato. Ma che non ha mai mutato la ritualità propria dello spirito religioso, di un paese, Senise, legato al suo Patrono da sincera e profonda fede.
Mariapaola Vergallito
“Mi accingo con entusiasmo e gioia a porgervi il mio più caro e fraterno saluto in questo scorcio di anno parrocchiale che, dopo la pausa estiva, alla sua ripresa vedrà il tanto atteso e desiderato giorno in cui le nostre comunità parrocchiali e civili di Senise e Busto Garolfo si incontreranno il 15 e 16 settembre prossimi a Busto Garolfo per rivivere il ricordo di due gesti che hanno contribuito a tenerci sempre presenti e vicini nell’amicizia e nella fede.
Ovvero 35 anni orsono dal primo gemellaggio e 25 anni dal dono dell’immagine sacra di San Rocco che era di proprietà della famiglia del compianto Rocco Marcone e, gentilmente offerta alla parrocchia di Busto Garolfo, che vi ha fatto e vi fa sentire un’unica cosa con l’anima e il cuore con tutta Senise e, fieri di essere senisesi, che dalla devozione a Gesù, a Maria e a San Rocco ha fatto nei secoli un paese di ideali cristiani trasmessici, poi, a noi, nuove generazioni.
E’ proprio vero che, là dove c’è una parrocchia, una comunità cristiana, i Santi nostri amici, si avverte meno il distacco geografico, come affermava Sant’Agostino, che, per i cristiani “ogni Patria è terra straniera e ogni terra straniera è Patria”.
In quella caratteristica tutta cristiana del pellegrino, a immagine di San Rocco, che fa concepire tutta l’esistenza come un continuo cammino, un pellegrinaggio verso la patria del cielo, quella
Patria beata che tanti nostri senisesi, partiti da tanti anni, “lavoratori della prima ora” e diventati poi anziani, abbiamo appreso, aver lasciato questo mondo e, su richiesta dei familiari, abbiamo celebrato in Senise il loro suffragio nelle messe cosidette “post nuntium”, cioè dopo l’annuncio della morte.
Dunque san Rocco è servito per tenerci più vicini, viste le enormi distanze, con la preghiera, un’unione salda nella fede.
Come devoto di san Rocco e guida spirituale della comunità di Senise voglio invitarvi a guardare sempre l’affascinante vita di San Rocco, come so che già fate con il vostro nuovo parroco, don Ambrogio, che tanto desidero incontrare e al più presto conoscere.
Infatti con gioia ho appreso che vi ha guidati in pellegrinaggio a Montpellier, città natale di San Rocco.
Mai come oggi la Chiesa e il mondo hanno un grande bisogno di Santi, persone capaci, con l’aiuto della Grazia, di tradurre nell’oggi la vita e le opere di Cristo; di Santi il cui volto diventi manifestazione dell’Amore di Dio, veri testimoni di Cristo e del suo Vangelo.
In un mondo che cambia, in un’epoca di indifferenza, in un momento di profonda crisi economica, che, come il nostra Papa Benedetto va ribadendo, è più da considerarsi una crisi spirituale di fede e di valori (“l’aver fatto diventare mille cose superflue, necessarie è questo che genera miseria, il senso di percezione della miseria”), sta tuttavia rinascendo una nuova attenzione verso i Santi, figure singolari nelle quali si incontra, non una teoria e neanche semplicemente una morale ma un disegno di vita da narrare, da scoprire, da amare con la devozione, da attuare con l’imitazione.
Con avvincente entusiasmo lasciamoci accompagnare da San Rocco in questo viaggio di Santità e di coraggio, seguiamo le sue orme di pellegrino della fede per riproporci la gioia e la forza che provengono dall’incontro con Cristo attraverso di lui.
Sotto la protezione e la benedizione di San Rocco, patrono di Senise, e dei santi protettori di Busto Garolfo mettiamo con fiducia la buona riuscita dell’incontro tra le nostre comunità a cui ci stiamo preparando con fervida attesa”.
Don Pino Marino
Parroco di Senise
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