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Grandi emozioni a Bella con “La leggenda di Isabella” |
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13/08/2018 | “La leggenda di Isabella” che coinvolge tutta la comunità, grazie all’Associazione “Io Isabella”, ha richiamato in Piazza Plebiscito a Bella, sabato 11 agosto per la sua sesta edizione, migliaia di persone provenienti da tutta la Basilicata. Una macchina perfettamente oliata, sono 120 i soci dell’associazione, ha funzionato a meraviglia e oggetti, arredi, piante, fiori, hanno preso vita e trasformato la piazza in un borgo medievale.
Per due volte nel pomeriggio e alle otto di sera pioggia e grandine hanno messo in forse l’evento. Il pubblico numeroso che si assiepava oltre le transenne ha resistito alla pioggia e al freddo improvviso ed è stata ripagata da un evento memorabile che due megaschermi e la diretta facebook, curata dal fotografo Donatello, hanno permesso di godere a pieno.
La manifestazione prende il nome da Isabella, una fanciulla che nell’undicesimo secolo, indossato l’abito bianco da sposa, andò incontro agli invasori per fermarli. Il capo normanno, sorpreso nel vedere quella fanciulla bellissima che, da sola e senza alcuna difesa, avanzava verso morte sicura, le promise che non sarebbe entrato in paese, le cinse il fianco con la sua spada e la nominò capitano del popolo. Da allora il paese fu conosciuto con il nome della fanciulla.
La manifestazione è legata al monumento-simbolo di Bella il Castello e, grazie all’ Associazione “Io Isabella” e ai suoi 120 soci, il paese ha fatto un tuffo nel passato, con oltre 170 figuranti di Bella, Baragiano, Ruoti, S. Antonio Casalini, San Cataldo e Potenza. Gli abiti confezionati da sarti locali, con tessuti e modelli tipici del medioevo, hanno colpito per la cura e la bellezza.
Arrivano nel borgo in festa gruppi di tamburi e chiarine che scandiscono i tempi della rappresentazione. Gli artigiani ai loro banchetti ricamano, lavorano il ferro e il legno, macinano cereali e preparano spezie, costruiscono armature, giochi, calzature e cesti. Al banco del conio viene battuta moneta. Musiche e danze medioevali, frutto di ricerca storica e del contributo del maestro Vincenzo Izzi, allietano la narrazione.
L’evento è introdotto dai voli liberi di falconeria di Donato Massari che coinvolgono e divertono molti dei bambini presenti. Mercanti, locandiere, fabbri, pastori con i loro armenti, suore, frati, questuanti fanno ‘rivivere’ il borgo medioevale di San Lorenzo con i suoi rumori, colori, odori, umori.
Avanza un ricco corteo di signorotti locali, che fuggono all’arrivo dei Normanni. Orde di armigeri, protetti da camagli in metallo e armati di lance e spade, seminano il terrore. Combattimenti cruenti, uccisioni e poi l’arrivo di Isabella che vince con la sua grazia e purezza il normanno e riporta la pace.
Lucia Corbo suona l’arpa e Maria Vittoria Naddeo recita una poesia trobadorica mentre Isabella e l’invasore chiudono il corteo che attraversa la piazza.
Anche quest’anno sono tornati per partecipare all’evento cittadini di Bella emigrati in Germania, Belgio, Francia, a Milano, Roma.
Dopo la rappresentazione la serata è continuata con l’esecuzione delle cover di Ligabue e di canzoni degli anni 70 e 80 che hanno accompagnato il percorso enogastronomico in Piazza Plebiscito e Via Vittorio Veneto con primi, secondi di carne podolica, dolci locali e crepes.
La presidente dell’associazione “Io Isabella” Luciana Giuseffi con la vicepresidente Rosanna Leone, il sindaco Sabato e la vicesindaca Carlucci hanno ringraziato la comunità di Bella e gli ospiti numerosi che sono venuti da ogni parte della Basilicata.
L’appuntamento è per il 2019 per la settima edizione de “La leggenda di Isabella” per testimoniare l’intraprendenza, lo spirito collaborativo e l’attaccamento alle proprie radici dei cittadini di Bella.
Conservare e tramandare le tradizioni culturali contribuisce alla costruzione dell’identità ed è segno di continuità e di speranza per il futuro.
Bella 12.08.2018 Mario Coviello
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