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Terranova di Pollino incontra Giuseppe Lupo |
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10/08/2018 | Ne è valsa la pena attendere un bel pò, prima di incontrare lo scrittore Giuseppe Lupo. Il professore della Cattolica di Milano è una "preda" alla quale danno la caccio in tutta Italia, soprattutto dopo l'ultimo libro "Gli anni del nostro incanto", per i tipi di Marsilio, giunto alla terza edizione.
Preceduto da ottima fama per le sue precedenti opere L'americano di Celenne (2000), Ballo ad Agropinto (2004), L'ultima sposa di Palmira ( 2011-Premio Selezione Campiello), Viaggiatore di nuvole (2013 Premio Giuseppe Dessì , tradotto in Ungheria), Atlante immaginario (2014), L'albero di stanze (2015, Premio Alassio-Centolibri, Premio Frontino-Montefeltro, Premio Palmi), e da numerosi saggi per la sua collaborazione con il Sole 24 Ore e Avvenire), lo scrittore di Atella è stato ricevuto con tutti gli onori ed entusiasmo nella sala consiliare del Comune, dove l'assessore alla Cultura Mariella Oliveti gli ha indirizzato un caloroso saluto, ringraziandolo di aver dedicato una delle sue giornate libere a Terranova.
E' toccata alla professoressa Raffaella Imperio parlare delle opere di Lupo, soffermandosi in modo particolare sull'ultima, libro che l'autore stesso ha successivamente "spiegato" all'attento pubblico, molto preso dalle vicende di una famiglia milanese degli anni sessanta , Luigi-Luis, marito meridionale e Vittoria, moglie settentrionale. Questa attraversa il boom economico e tutte le vicende che hanno segnato gli anni più ricordati per essere stati i migliori del secolo. Lupo sottolinea bene le differenze di mentalità tra i due, che il reciproco amore riesce sempre ad appianare, grazie anche ad una buona dose di sensibilità.
L'autore dialoga con i presenti con passione e ritrova nel calore delle risposte la sua dimensione vera, più schietta.
Presenti all'incontro Antonio Di Taranto, presidente della Pro Loco ed il giornalista Giovanni Labanca.
Foto di Franco Mastrota.
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