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A Gallicchio la terza festa dell’emigrante |
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6/08/2018 | Diceva Socrate: “sono un cittadino, non di Atene o della Grecia, ma del mondo”. Si è svolta ieri sera in p.zza Garibaldi a Gallicchio la terza edizione della festa dell’emigrante. Appuntamento ormai consueto ed entrato nella storia della cultura Gallicchiese. Una felice intuizione dell’Associazione Culturale Intercomunale “Rinascita” – Centro Nazionale di Arte e Cultura Lucano “Ut Pictura Poesis”, che si impegna a divulgare grandi momenti di carattere culturale e non solo. Alla festa dedicata agli emigrati in Argentina hanno partecipato moltissime persone, dando un contributo notevole alla riuscita della serata. Poeti, cantanti, ballerini piccoli e grandi, sportivi, presentatori, corali, politici e scrittori hanno impreziosito una serata piacevole e mai banale. Doveroso ringraziare il direttivo dell’associazione e i volontari che hanno dato il meglio per la riuscita dell’evento con le proprie risorse umane ed economiche. Tutti hanno sottolineato l’importanza di stare insieme all’insegna del divertimento e dell’amicizia conditi da un’arte nostrana di ottimo profilo. Soddisfatta la presidente dell’associazione la prof. Maria Donata Caradonna che ha ringraziato il pubblico presente, che in modo educato e competente si è trattenuto fino a tarda serata. La bellezza del borgo gallicchiese e il tempo favorevole hanno fatto il resto. Se vi era da tempo l’obiettivo di stare un po’ insieme all’insegna del rispetto e della convivialità, sicuramente la festa dell’emigrante ha avuto il merito di riuscire in tale impresa. Eventi storici sono stati recuperarti come l’antica caccia al tesoro, i giochi di piazza e le gare di ballo. Cose che mancavano da tempo. Elencare i tanti momenti della serata di un programma lungo e corposo, sarebbe oltremodo complicato, ma vogliamo ringraziare quanti piccoli e grandi hanno partecipato con gioia. L’evento si è svolto anche con la collaborazione della Parrocchia Santa Maria Assunta e l’associazione sportiva SD Gallicchio ’95. “La festa dell’emigrante- spiega Ovidio Donnadio. Componente Associazione Culturale- è certamente un evento da consolidare e sviluppare su diversi fronti, in quanto offre diverse possibilità di espressioni umane e culturali mai fini a se stesse e al precostituito. Il pubblico divertito si è sentito spontaneamente coinvolto per tutta la serata. In tempi difficili dove spesso i settori che contano della vita sociale invece di risolvere creano problemi ai cittadini, ben vengano iniziative capaci di unire e far sorridere com’ è successo ieri. L’appuntamento è per l’anno prossimo dove certamente si metteranno in campo altre iniziative per dare un risalto ancora maggiore a questo avvenimento.
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