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Potenza:il Rotary Club “Torre Guevara” sull’uso consapevole dei social network |
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22/07/2018 | Gianfranco Apostolo: “Un’occasione importante per discutere di un tema di grande attualità. Stiamo già pensando a nuove iniziative formative nelle scuole per ragazzi e genitori”.
Si è svolto giovedì 19 luglio 2018, al Grande Albergo di Potenza, l’incontro-dibattito organizzato dal Rotary Club “Torre Guevara” di Potenza dal titolo “Uso non consapevole dei social network: implicazioni sociali, psicologiche e legali”.
In linea con la mission del Club potentino, l’appuntamento è stato un momento di informazione e confronto su una tematica estremamente attuale: l’utilizzo inconsapevole dei social network. Un tema che riguarda non solo i giovani e i giovanissimi ma anche gli adulti e i genitori. Durante il dibattito, infatti, sono stati affrontati gli aspetti psicologici, normativi e legali collegati all’utilizzo dei social, grazie agli interventi dei relatori: la presidente dell’associazione “Un passo avanti”, Raffaella Arcieri; la presidente dell’associazione “Alba Lucana”, la psicologa e psicoterapeuta Mariateresa Muscillo; il Responsabile procedimenti legislativi Consiglio regionale Basilicata, Andrea Mercurio; il vicepresidente Consiglio regionale della Basilicata, l’avvocato Michele Napoli.
L’incontro è iniziato con i saluti del presidente del Rotary Club “Torre Guevara”, Gianfranco Apostolo, che ha ringraziato i relatori e le persone presenti. “Oggi i giovani vivono una condizione di dipendenza cronica da social network - ha detto Apostolo - e il problema più grave è che genitori e insegnanti soffrono, spesso, della stessa dipendenza”. “Sono perciò fondamentali - ha aggiunto momenti di dibattito e di approfondimento su una tematica che tocca noi tutti molto da vicino”. Il presidente Apostolo ha poi comunicato che il Rotary Club “Torre Guevara” ha già in programma la realizzazione di incontri nelle scuole, con ragazzi e genitori, per continuare l’azione di informazione e di formazione su un uso consapevole dei social.
“Il principale problema di un uso improprio dei social è che questi azzerano completamente il senso del limite, situazione che in molti casi sfocia nel cosiddetto senso di onnipotenza”, ha spiegato la dottoressa Muscillo. “Una condizione psichica illusoria causa di un altro fenomeno: l’angoscia di morte”. “Le dipendenze – ha spiegato la psicologa e psicoterapeuta – sono sempre situazioni che coprono un vuoto. E nel caso dei ragazzi, spesso, questo vuoto, è prodotto proprio dall’assenza o dalla disattenzione dei genitori che lasciano troppo spesso i figli da soli con il proprio smartphone”.
Numerose sono state le domande dei partecipanti all’incontro a dimostrazione del grande interesse e della scarsa informazione su una tematica che riguarda, oramai, quotidianità di miliardi di persone.
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