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Pignola in Blues 2018 - le tre serate |
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18/07/2018 | Si apre Venerdi 20 Luglio la tre giorni del “Pignola in Blues”, festival divenuto sempre più un punto di riferimento costante non solo per chi ama il blues, ma per tutti gli amanti della buona musica. La rassegna, inserita nel circuito dell’Ibu, Italian Blues Union, nelle precedenti edizioni, ha portato sul palco artisti di diverse nazionalità e tra gli italiani ha dato spazio non solo ad affermati gruppi nazionali, ma soprattutto a gruppi emergenti locali.
La XXII edizione parte alle 21 in piazza Risorgimento con la “Fabio Marza Band” composta da Fabio Marzaroli, Fabio Mellerio, Max Ferraro e Greta Bragoni.
AS seguire, l’esibizione degli “On The Road Quartet”, una miscela esplosiva di blues, rock’n’Roll e zydeco tipicamente in stile New Orleans.
La Fabio Marza Band ha tenuto concerti nei principali festival e locali in Italia e Svizzera. Per citarne alcuni “Samedan Blues Festival” (Ch), “Ameno Blues Festival” (No), “Blues In Idro” (Mi), “Castelfranco Blues Festival” (Bo), “Torrita Blues Festival” (Si), “Verona In Blues” (Vr).
La band ha suonato con: Stef Burns, Gigi Cifarelli, Vladimir Demnianov, Guitar Ray, Maurizio Pugno, Rudy Rotta, Paolo Bonfanti, Maurizio “Gnola” Glielmo, Alex “Kid” Gariazzo. Ha inoltre aperto i concerti di Treves Blues Band, Buddy Wittinghton, Sugar Blue, Jessie James King, Brunori Sas, Fabrizio Poggi, Big Harp Blues Band.
Il secondo concerto in programma è quello degli “On The Road Quartet”. I quattro musicisti si sono incontrati lungo le strade della vita e della musica formando una band dal groove accattivante che sa intrattenere, emozionare e coinvolgere tutti gli spettatori. Amici da tempo, con carriere musicali importanti nel panorama nazionale ed europeo, capitanati dal funambolico armonicista Davide Speranza che vanta collaborazioni con John Popper BluesTraveler, Eric Bibb, Andy J. Forest, Kasey Landsdale, Grayson Capps, Francesco Piu, Fabio Treves e dalla granitica sezione ritmica composta dal veterano del blues Gianni Di Ruvo alla chitarra, sullo stesso palco con R.L. Burnside, Frank Frost, Honey Boy Edwards, Billy Branch, Michael Coleman, Big Jack Johnson, Charlie Musselwhite, Sugar Blue, Louisiana Red, The Fabolous Thunderbirds. Al basso Claudio De Palo e alla batteria Angelo Farolli.
Nel corso del 2015/2016 la band ha partecipato a molti Blues Festival tra cui: Dal Mississipi al Po a Piacenza suonando con Mr. Super Chikan e aprendo il concerto per i Royal Southern Brotherhood, Black & Blue Festival di Varese, aprendo il concerto per Mr. Mike Zito, Blues to Bop di Lugano aprendo il concerto di Mr. Popa Chubby, Samedan Blues (CH) insieme a Francesco Piu e aprendo per Randolph Matthews; Narcao Blues Festival, aprendo per Moreland & Arbukcle, Frammenti Blues (VA) aprendo il concerto di Sir Waldo. Prima dei concerti, flash mob dell’associazione “10 Magnitudo life DCA”, un’esibizione per accendere un faro sul tema dei disturbi del comportamento alimentare.
Tutte le curiosità, i contatti e i gadget del Pignola in blues edizione 2018, sul sito www.crossroadspignola.it.
Sabato 21 luglio, seconda serata del “Pignola in Blues”, rassegna di musica blues con ospiti nazionali e internazionali tra i più grandi del panorama blues. Apriranno i concerti alle 21 in Piazza Risorgimento i “Gospel Book Revisited” (GBR), seguirà il concerto di Watermelon Slim e chiuderanno Lola Gulley and the Black City.
I Gospel Book Revisited (GBR) nascono a Torino nel 2014, sono Camilla Maina (voce), Umberto Poli (chitarra), Gianfranco Nasso (basso) e Samuel Napoli (batteria). Nel nome della band le coordinate del progetto. La passione per la musica nera e le sue radici è infatti il connettore di musicisti con percorsi anche distanti. Il gruppo s’ispira alle jam band statunitensi. Ma l’idea iniziale di celebrare le grandi interpreti femminili della tradizione afroamericana rileggendone i classici vira presto in un più ampio omaggio al blues, integrando il repertorio di cover con brani originali.
Alle 22 salirà sul palco “Watermelon Slim”, nome d’arte di Bill Homans, chitarrista e armonicista. Nato a Boston, ma cresciuto nella Carolina del Nord, suona sin dagli anni settanta e si è esibito con parecchi musicisti blues notevoli, tra cui John Lee Hooker, Robert Cray, Champion Jack Dupree, Bonnie Raitt, "Country" Joe McDonald, e Henry Vestine dei Canned Heat.
Non solo un musicista di talento, ma un personaggio assolutamente eclettico e sui generis. Slim è stato un camionista, un operatore di carrelli elevatori, un segatore, un venditore di legna da ardere, un agente di raccolta e per un breve periodo anche un criminale. Per questo fu costretto a fuggire da Boston. Arrivato in Oklahoma diventò coltivatore di cocomeri, da qui il suo nome d'arte. Oltre che musicista, Homans è laureato in giornalismo e in storia all'Università dell'Oregon e in storia all'Università dell'Oklahoma. Inoltre è membro di Mensa International. È un veterano della guerra del Vietnam. Watermelon Slim & The Workers hanno ottenuto 17 nomination al Blues Music Award in quattro anni, tra cui sei vinti. Due dei dischi di Slim sono stati classificati al primo posto nella classifica annuale dei Top Blues CD della rivista MOJO. Slim ha raggiunto il primo posto nelle classifiche di Living Blues, i primi cinque nel Roots Music Report e ha debuttato nella top ten di Billboard.
Chiuderanno la serata di sabato, “Lola Gulley and the Black City”. Lola è una cantante e tastierista che ha calcato molti palchi in America e oltre oceano. Dotata di una profonda voce soul, uno stile di tastiera funkified e una presenza scenica intensa e ad alta energia, Lola combina il blues tradizionale con l'R&B hard-edge per creare il proprio marchio di musica contemporanea. E’ stata nominata "Queens of Blues di Atlanta". Da quando si è imposta da sola come leader della band, Lola ha condiviso il palco con The Pointer Sisters, Bobby Womack, Bobby "Blue" Bland, Betty Wright e Chubby Checker. Con la sua presenza scenica, le canzoni originali, tastiere ad alta potenza e soprattutto la sua voce profondamente profonda e potente, Lola è una figura importante nella scena blues. Vincitrice di un Jus Blues Music Award nel 2011 - Contemporary / Traditional Blues Artist Female e nel 2007 del premio Best New Female Artist di BluesCriitic.com, è attualmente sotto contratto con la Wilbe Records.
Tutte le curiosità, i contatti e i gadget del Pignola in blues edizione 2018, sul sito www.crossroadspignola.it.
Domenica 22 Luglio, il programma inizia già dalla tarda mattinata con due appuntamenti imperdibili, Alle 12.00 in Piazza Vittorio Emanuele "Aperitivo in Blues", l’occasione di conoscere e ascoltare il chitarrista e armonicista Watermelon Slim, ospite della serata di sabato.
Si prosegue alle 13.00 con il “Pranzo con gli artisti” presso il ristorante “Le Fiamme”, per pranzare ascoltando il grandissimo Eric Gales, chitarrista strepitoso, definito da Joe Bonamassa “uno dei cinque migliori chitarristi viventi, se non il migliore” e da Carlos Santana “un musicista assolutamente incredibile”.
Alle 21 ancora in Piazza Risorgimento con gli ultimi concerti della XXII edizione. Si parte con l’esibizione di “Pepper and the Jellies”.
La band nasce nel 2013 dall'incontro tra Ilenia Appicciafuoco a Andrea Galiffa, insieme al chitarrista Marco Galiffa e al contrabbassista Emiliano Macrini.
Si propone di trascinare il pubblico nelle sonorità swing, blues e jazz tradizionali.
La capacità di ogni elemento di coinvolgere l'ascoltatore rende sempre i loro concerti ideali per gli appassionati, ma anche per chi si immerge per la prima volta in questo affascinante universo. I Jellies hanno all'attivo un album omonimo e diverse partecipazioni a festival internazionali, figurano su copertine di riviste jazz inglesi. Primi classificati nella sezione Jazz & Blues al Julia Jazz... e non solo contest.
Chiuderà l’edizione 2018 del “Pignola in Blues”, Eric Gales band, una miscela esplosiva di blues, soul, funk, rock con tonnellate di groove, una chitarra trascinante e una voce fascinosa fra echi hendrixiani e chiari segni di modernità. Eric Gales, classe ’74, acclamato come un bambino prodigio, ha imbracciato la chitarra all'età di quattro anni. I suoi fratelli maggiori, Eugene e Manuel (Little Jimmy King) già da piccolo gli hanno insegnato le canzoni nello stile di Jimi Hendrix, Albert King, BB King. Anche se Gales suona una chitarra destrorsa "rovesciata", non è naturalmente mancino, la sua tecnica dunque non è tradizionale. Il sondaggio dei lettori della rivista Guitar World ha nominato Eric il "miglior nuovo talento", nel 1991. Durante questo periodo ha avuto due hit rock , "Sign of the Storm" e "Paralyzed" Mainstream Rock.
Gales si è esibito con Carlos Santana a Woodstock nel '94. Nel 2001 ha pubblicato il suo album That's What I Am su MCA Records. Nel 2004, ha contribuito con una cover di "May This Be Love" all'album Power of Soul: A Tribute to Jimi Hendrix . Nel 2008, lui e altri chitarristi hanno partecipato al tributo itinerante a Jimi Hendrix , Experience Hendrix. Nell'inverno del 2010, Gales è tornato nel circuito dei tour in Europa con TM Stevens al basso e Keith LeBlanc alla batteria. Il tour è stato annunciato come VooDoo Chile e includeva opere di Jimi Hendrix e materiale originale di Gales e Stevens. A partire dal 2011, Gales ha registrato dieci album per importanti etichette discografiche e ha svolto sessioni e tributi. Ha anche contribuito alla voce in numerosi dischi dei gruppi rap di Memphis, Prophet Posse e Three 6 Mafia sotto il nome di Lil E. Gales.
Nel febbraio 2013, la Magna Carta Records ha pubblicato l'album Pinnick Gales Pridgen, prodotto da Mike Varney e con Gales alla chitarra e alla voce, Doug Pinnick al basso e alla voce, e Thomas Pridgen alla batteria.
Tutte le curiosità, i contatti e i gadget del Pignola in blues edizione 2018, sul sito www.crossroadspignola.it.
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