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Al via, a Venosa, la terza edizione di Borgo d’Autore |
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10/06/2018 | Il cielo è grigio sulla ferrea testa di Orazio, ma la folla è pronta. La terza edizione di Borgo d’Autore, Festival del Libro e dell’Editoria nel cuore di Venosa, si apre; quest’anno in una nuova piazza confiscata alle automobili e restituita ai cittadini. Per il terzo anno, dall’8 al 10 giugno, il Festival Borgo d’Autore propone confronti con gli autori, incontri con le case editrici; spazi di scrittura dedicata ai bambini di tutte le età, momenti di formazione e informazione: un’agorà piena di cultura, conoscenza e interscambio. Dall’attualità al romanzo, dalla poesia alla prosa; con un sole caldo e un leggero vento freddo e bisbetico pronto a contrastarlo. Si comincia col parlare di Sud, “perché solo da esso può ripartire il cammino”, per citare Mimmo Oliva; per toccare, poi, la necessità di rinforzare i territori e impedire il loro inevitabile depauperamento, puntando su cultura e associazionismo, sulle persone e su un diverso welfare state, come spiegato da Francesco Saverio Minardi. E poi, il racconto di un intero viaggio all’interno di questa regione: “Basilicata terra di storie. Basilicata terra di emozioni antiche. Basilicata terra di persone”, come nei racconti di Arsenio D’Amato e della sua “LOOKania”, fatti a bordo di una Renault 4 avendo come sfondo ogni singolo comune della Basilicata; nel “Grand Tour Lucania”, di Teresa Zeppa e Virgilio Iandiorio, si può leggere il resoconto di tre viaggiatori inglesi (Henry Swinburne, Keppel Craven e Edward Lear) che nel XVIII-XIX secolo hanno visitato la regione, in particolare la zona del Vulture; fino ad arrivare alle “Architetture Clandestine” di Armando Sichenze: il racconto di sedici architetti-fotografi che, dopo vent’anni, tornano alla riscoperta delle cento trentuno città-natura della Basilicata per percepirne i fenomeni in cui appare la clandestinità del tempo che si fonde nelle tonalità del color seppia, della forma, della magia e dello spazio “impressionato dalla trasfigurazione dei colori quando la vita (non solo umana) attraversa la materia nella natura”. E poi, le tante vite dei più disparati protagonisti, presentate al pubblico con estrema delicatezza: la giovane Lu – di Anna R.G. Rivelli – che si risveglia in un letto di ospedale; il precario assistente universitario Roberto – di Gabriele Ziantoni – che si trova catapultato in una claustrofobica (fino allo stalking) relazione extraconiugale; lo psichiatra e consulente del Tribunale per i crimini violenti Antonio Costanza – dalla penna di Corrado De Rosa – protagonista “di una commedia nera dal tono amaro e scanzonato”; fino ai briganti e ai generali raccontati da Raffaele Nigro, a trent’anni dalla prima pubblicazione de “I fuochi del Basento”, raccontati da Trifone Gargano e illustrati da Vito Matera. Micro e macro storie; reali, attuali e, al tempo stesso, immaginarie e fantasiose: tante vite, tanti vissuti, tante emozioni che si susseguono e si rincorrono all’ombra dell’imponente e vigile statua del poeta latino. Senza dimenticare la presenza di case editrici, trentatré espositori, provenienti da tutta Italia.
Ancora una volta, Venosa è protagonista di cultura e conoscenza; occasione di incontro e confronto. Un angolo di terra che sorride più di qualunque altro, a voler citare l’immortale poeta.
Marialaura Garripoli
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