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Dieci giorni dall'uscita in libreria “Napoleone il comunicatore” di Race |
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30/06/2012 | A poco più di dieci giorni dalla sua uscita in libreria il “Napoleone il comunicatore. Passare alla storia non solo con le armi” del giornalista e consulente in comunicazione e public affairs Roberto Race è già un successo editoriale.
Il volume edito da Egea (144 pagg. 16 euro), la casa editrice dell’Università Bocconi, si avvia alla ristampa ed è uno degli e-book più venduti on line.
Race nel testo ci presenta Napoleone come colui ha inventato l’opinione pubblica così come siamo abituati a intenderla oggi. Il Bonaparte, infatti, ha saputo promuovere la sua immagine con una straordinaria, modernissima, visionaria, profetica capacità di comunicare.
Ed è proprio questo il filo rosso che attraversa tutta l’epopea di Napoleone dalla spedizione italiana alla missione in Egitto, fino ai trionfi di Ulm o Austerlitz, alle successive disfatte e al doppio esilio.
“Sin dalle prime battute” afferma nella sua prefazione lo storico Luigi Mascilli Migliorini, autore di una delle più importanti biografie sull’Imperatore, “la capacità di comunicare di Napoleone era apparsa virtù istintiva di un ventisettenne generale che annunciava in sé, visibilmente, le incertezze di un eroe di Stendhal e le arroganze di un personaggio di Balzac”.
Nel volume Race spiega modalità ed eventi che segnano l’ennesimo primato del generale Bonaparte, meno conosciuto dei tanti conquistati nelle battaglie condotte per mezza Europa. Per lui comunicare non è solo un mezzo che usato al meglio “consente di anticipare le mosse dell’avversario e sbaragliarne gli schieramenti”, ma anche “uno strumento di rappresentazione, con il quale si inscena un summit come si commissiona un quadro”. In ogni caso, spiega l’autore, Napoleone ha potuto vincere anche da grande comunicatore “perché quella che raccontava non era una favola qualsiasi”, “qualsiasi campagna di marketing, senza contenuti adeguati, non regge alla distanza, tanto più al peso della storia”.
“Napoleone il comunicatore” esplora e propone una “riflessione di natura storica fortemente legata al presente che permette di focalizzare l’attenzione sull’agire comunicativo consapevole e finalistico degli attori politici, sull’uso consapevole della comunicazione”, come afferma il guru delle relazioni pubbliche Mario Rodriguez nella postfazione.
“E’ un libro utile sia a chi intenda approfondire le radici delle tecniche moderne di comunicazione, sia a chi voglia entrare in contatto con una dimensione ancora non completamente esplorata di una delle figure più originali della storia”, conclude Race.
Segue il profilo dell’autore:
Roberto Race, giornalista e consulente in comunicazione e public affairs, ha lanciato in Italia la figura del direttore relazioni esterne e comunicazione “in affitto” e lavora oggi come temporary manager per alcune delle più dinamiche e innovative aziende italiane. Fa parte dell’Aspen Institute Italia come Aspen Junior Fellow, di RENA Rete per l’eccellenza nazionale, della Ferpi, de Il Chiostro e del consiglio direttivo di INWARD Osservatorio Internazionale sulla Creatività Urbana. È segretario generale della Fondazione Valenzi, l'istituzione internazionale attiva nella cultura e nel sociale dedicata all'ex sindaco di Napoli.
Ha curato vari libri tra cui “Maurizio Valenzi. Testimonianze per una vita straordinaria” con la prefazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
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