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Venosa,chiusura attività Celebrazioni Gesualdiane |
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12/05/2018 | Si è chiusa a Venosa la due giorni sulle attività conclusive del ciclo di Celebrazioni Gesualdiane; studi, ricerche e divulgazioni, nel quinquennio 2013-2018, dedicate al principe madrigalista Carlo Gesualdo da Venosa e volute dalla Regione Basilicata, dall’APT Basilicata e dal Comune di Venosa in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Carlo Gesualdo da Venosa” di Potenza, l’Università degli Studi della Basilicata, il Conservatorio di Matera e la tedesca casa editrice Bärenreiter.
Dall’8 settembre 2013 fino al 2016, ricorrenza del 450° anno di nascita del musicista, la Basilicata ha voluto dedicargli un percorso di valorizzazione capace di riportare l’interesse e l’attenzione del pubblico e della comunità scientifica su tutto il territorio lucano. Il convegno scientifico “Gesualdo Oggi” – tenutosi tra Potenza e Venosa l’11 e il 12 maggio, dedicato al collega Rocco Brancati, grande appassionato della figura di Carlo Gesualdo e della sua musica – ha egregiamente riassunto tutte le iniziative programmate in questi anni dal Comitato Tecnico Scientifico: in particolar modo, alla presenza di studiosi gesualdiani provenienti da università italiane ed europee, è stato presentato il volume della “Nuova Edizione Gesualdo: Il Quinto Libro di Madrigali” per opera dell’editore tedesco Bärenreiter Verlag; edizione promossa da tre istituzioni universitarie italiane, quali l'Università degli Studi della Basilicata, l'Università di Pavia a Cremona e l'Istituto Italiano per la Storia della Musica di Roma. Nonostante l’importanza storica e musicale del musico principe di Venosa, la sua arte vive ancora un periodo di poca conoscenza; pertanto, interesse di queste manifestazioni e dello stesso Comitato Scientifico è stato partire dalle scuole per arrivare ai più appassionati. Un lavoro significativo, in questi cinque anni, composto da convegni, tavole rotonde, pubblicazioni di tesi e di testi di madrigali; di laboratori didattici in chiave contemporanea volti ad avvicinare i giovanissimi: un fil rouge che ha animato l’intero territorio lucano; musica, concerti, dibattiti che hanno raccontato Carlo Gesualdo da Venosa e hanno restituito il madrigalista in una forma più “commerciale” al fine di renderlo fruibile per i lucani. “Per Venosa è un onore e un onere celebrare una delle figure più illustri della città e dell’intera Basilicata” ha esordito Carmela Sinisi, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Venosa. L’idea che si è sviluppata è stata quella di accompagnare il turista, il cultore e l’appassionato di musica in quella che fu la dimora del madrigalista, mentre è in corso anche la digitalizzazione dell’archivio storico: da qui, l’inaugurazione del percorso museale immersivo “Io pur respiro…” sulla vita e le opere di Carlo Gesualdo, all’interno del Castello di Venosa. “Si è sposata un’azione di valorizzazione di una figura storica che meritava da sempre una grossa attenzione – ha continuato il Sindaco Tommaso Gammone – e, grazie all’opera del Comitato Scientifico, si mette a disposizione di Venosa, della Basilicata e del mondo un’opera unica che raccoglie tutta l’arte di Carlo Gesualdo”. Fra le figure più eccentriche della musica a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento, considerato all’unanimità dagli storici come uno dei più grandi musicisti del Rinascimento, Gesualdo esprime nel madrigale a cinque voci la somma di tutto il suo genio artistico. Un musicista particolare in grado di produrre una nuova armonia sperimentale, in un periodo in cui gli altri andavano verso una semplificazione musicale e contenutistica: per questo motivo, fu temuto e discusso ai suoi tempi, per poi essere riscoperto nel Novecento. I suoi madrigali e la sua religiosità, nei testi quanto nella musica, hanno fatto sì che la sua personalità – disonorata dall’assassinio della sua prima moglie nonché cugina, Maria D’Avalos, e dell’amante di lei, il duca d’Andria Fabrizio Carafa – venisse consacrata come uno dei più grandi protagonisti della musica di tutti i tempi.
Marialaura Garripoli
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