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Transumanza: l’Italia promotrice della candidatura presso l’Unesco |
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3/04/2018 | Transumanza è un antica pratica pastorale, e deve intendersi come "una consuetudine di pastori e di allevatori di condurre nella stagione calda le mandrie in regioni elevate ove trovano, con una temperatura mite, buoni e profumati pascoli". La Basilicata è stata una regione dove la transumanza è stata molto praticata.Le finalità perseguite erano economiche, agrarie,biologiche e zootecniche.Tutto questo avveniva attraverso larghe vie erbose di terreno saldo (tratturi principali), nelle quali spesso sboccavano altre più ristrette secondarie (bracci o tratturelli). . Essa ha perduto il suo valore storico oltre che nel Tavoliere anche nell'altopiano delle Murge, invaso dalle colture arboree e dalla vite, e nella piana del Metapontino, da dove le greggi, in un considerevole numero, nell'estate risalivano al Pollino o ai vicini gruppi montuosi del Lagonegrese. Sirino, Alpi di Raparo, così come verso i gruppi montuosi settentrionali dell'Appennino lucano (Vulture).
L'allevamento ovino ormai,molto diminuito è stanziale, inserito nel ciclo economico dell'attività agricola e quello transumante si è ridotto ed è sopravvissuto solo dove condizioni ambientali ed esigenze di carattere economico e sociale hanno sconsigliato una diversa utilizzazione dei pascoli vernotici e statonici.
La transumanza delle greggi, tanto dal piano al monte quanto nel suo inverso, è stata abbandonata e si è modificata in trasmigrazione locale o in allevamento stanziale, dove i miglioramenti apportati dalla tecnica agricola e i particolari orientamenti di gestione hanno offerto la possibilità di approvvigionamento di scorte foraggere sufficienti a coprire il fabbisogno nei mesi in cui vi è mancanza di erbe pascolive per le condizioni climatiche
La transumanza, associazione tipicamente simbiotica tra l'uomo e gli animali, è sorta, si è affermata e si è sviluppata dove l'uomo l'ha ritenuta necessaria e conveniente superando, in non pochi casi, le condizioni naturali avverse.
Quella della pastorizia transumante è una civiltà costruita sulle sofferenze di una sterminata serie di generazioni di umili pastori, la cui vita terrena è quasi sempre trascorsa tra le scarse luci della capanna, le rare feste paesane, la preghiera, la solitudine, l'isolamento psicologico, l'abbrutimento, la malnutrizione, la prolungata lontananza, il dileggio, la sofferenza a volte indescrivibile.
La pastorizia ha risposto costantemente nel tempo a questa necessità di diversificazione e di integrazione, ricercando spazi altrimenti inutilizzabili in pianura; migrare poi è sempre stato fonte di scambi sia culturali che economici, che hanno consentito alle valli di comunicare in modo attivo con il resto del mondo.
Ha detto Andrea Olivero Vice Ministro alle Politiche Agricole”la transumanza,è una pratica della tradizione che rinnova il profondo legame tra uomo prodotto e paesaggio”.
Antonio Molfese medico agrotecnico
torremolfese.altervista.org
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