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Gianfranco Orbello, medico ISDE, torna all'appuntamento di Presenza Lucana |
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22/02/2018 | Ritorna, a distanza di sette anni, per “I Venerdì Culturali di Presenza Lucana, il dott. Gianfranco Orbello, medico ISDE (International Society of Doctors for Environment).
L’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente è nata nel 1989 da un gruppo di medici italiani consapevoli che per garantire la salute di ciascuno, la loro categoria avrebbe dovuto occuparsi, anche, della qualità dell’ambiente in cui tutti viviamo.
Poiché i rischi per la salute sono chiaramente legati al degrado ambientale e agli stili di vita, i medici devono orientare il loro ruolo, professionale e civile, per promuovere la salute, anche, attraverso scelte individuali e collettive volte alla tutela ambientale.
La relazione del dott. Gianfranco Orbello, della cartella “Quaderno medico”, dal titolo “Alimentazione e ambiente. Nuovi stili di vita”, si svolgerà, Venerdì 23 Febbraio, presso la sede di Presenza Lucana, in Via Veneto 106/A, con inizio alle ore 18.00. L’ingresso sarà libero.
“Alle grandi sfide puramente nutrizionali del momento: fame, obesità e diabete, si associano con sempre maggiore evidenza le sfide legate alla salute del Pianeta. La doppia piramide alimentare-ambientale suggerisce che il miglior consumo di cibo coincide con quello a minore impatto ambientale: frutta e verdure, cereali integrali e legumi. Questi cibi offrono maggiori difese immunitarie, un miglior controllo del peso e meno infiammazioni, quindi meno gravi malattie, una migliore protezione degli organi (cuore, cervello, reni, fegato) e perfino una migliore respirazione, cosa di non poco conto nella nostra città. Conoscere il ciclo della vita di ogni cibo e quindi il consumo di acqua, terra e gas serra, può contribuire a costruire un futuro sostenibile e diventare protagonisti consapevoli del cambiamento ecologico che il Pianeta, nostra madre Terra, ci chiede.
Urge una transizione, un cambio di paradigma. ISDE tra i suoi compiti annovera, anche, la sostenibilità sociale e ambientale e la crescita qualitativa, in una parola la sobrietà.
C'è bisogno di nuovi studi, per concepire il lavoro, il tempo libero, la mobilità, i rapporti umani, i beni comuni, la gestione dei paesi e delle città. Un modo nuovo di nutrirsi.
Conoscere l'impronta ecologica dell'Italia e della propria città, il valore della resilienza e il ciclo della vita di ogni cibo che mangiamo e di ogni prodotto che usiamo, ci appacificheranno con l'ambiente e il paesaggio che abbiamo selvaggiamente sovvertito”. (G. Orbello)
Prima dell’inizio della relazione, in conformità a un progetto Associazione-Scuola Liceo Archita, saranno presentati due brani (duetti) del musicista-violinista francese Charles Dancla (1817-1907).
Gli alunni saranno accompagnati dal prof. Paolo Battista.
Michele Santoro
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