Venerdi 6 maggio alle 18.30 “Zer0971” associazione di promozione sociale e Rete@Sinistra presentano a Potenza presso il Carpe Diem di via XX Settembre il libro “La società dei beni comuni”, con la presenza di Paolo Cacciari, che ne ha curato l’elaborazione. Interverranno Paolo Baffari, Rete a Sinistra e Italo Di Sabato, Rap (Rete per l’Autorganizzazione popolare).
La pubblicazione raccoglie diciannove opinioni di autrici e autori italiani che da diverse
visuali disciplinari si sono confrontati con il tema dei «commons». Il concetto di beni comuni in economia indica quei beni esauribili, quali “le risorse naturali”, a cui tutti devono poter accedere. Per beni comuni, in senso più ampio, si intendono sia quelli naturali, ricevuti in prestito e da conservare per le future generazioni, sia quelli culturali come il linguaggio, l’arte e i saperi, sia quelli sociali, come la democrazia, la pace, l’uguaglianza.
Sono strumenti essenziali alla sussistenza e alla convivenza, ma non sono “merci”. I “beni comuni locali” sono anche spazi di partecipazione, di sussidiarietà, di auto-organizzazione delle comunità locali, a cui dovrebbe essere affidata la conservazione dei beni e dei patrimoni culturali, ambientali, sociali. Sono risorse speciali, beni primari da cui tutto dipende e la cui fruizione richiede quindi attenzioni particolari. Ma nella sfera politica, specie in quella italiana, non vi è ancora traccia di ravvedimento: la saga delle privatizzazioni procede, ma cresce anche l’opposizione da parte
di numerosi gruppi di cittadinanza attiva, di comitati, di associazioni in nome di una società più consapevole nei riguardi della natura e più responsabile nei confronti di tutta la comunità umana.
Il testo racchiude una raccolta di riflessioni ed esperienze di vari autori e in qualche modo rappresenta il manifesto politico della rete di movimenti che si muovono oggi sul territorio nazionale, denominata Rete@sinistra; una dichiarazione di dissidenza rispetto a questo modello culturale liberista, il quale, in nome della crescita, della tecnica e del denaro, sta conducendo la nostra società verso un baratro pericoloso, preannunciato da questa profonda crisi, sociale-ecologica-economica-politica-culturale, che ne denunciato tutte le debolezze e le menzogne.
Cosa sono i beni comuni? Come si riconoscono e qual è la loro importanza? Quali sono le modalità di gestione più appropriate?
Contributi di: Massimo Angelini, Bruno Amoroso, Eugenio Baronti, Davide Biolghini,Paolo Cacciari, Nadia Carestiato, Giuseppe De Marzo, Luigi Lombardi Vallauri, Laura Marchetti, Ugo Mattei, EmilioMolinari, Officina delle idee di Rete@Sinistra ,Tonino Perna, Riccardo Petrella,
Mario Pezzella, Giovanna Ricoveri, EdoardoSalzano, Chiara Sasso, Gianni Tamino, Laboratorio Verlan, Filippo Zolesi.
|