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Ulderico Pesce porta in scena la prima rivolta popolare contro il fascismo |
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17/01/2018 | Giovedì 18 gennaio alle 20.30 a san Mauro Forte in provincia di Matera, Ulderico Pesce porta in scena la prima rivolta popolare contro il fascismo avvenuta il 30 e il 31 marzo 1940 nello stesso centro del materano.
Lo spettacolo si svolgerà davanti alla Caserma dei Carabinieri dove furono uccisi due rivoltosi, feriti quattro braccianti e arrestati centotrenta partecipanti alla manifestazione di protesta, condotti poi tutti nel carcere di Matera dove saranno rinchiusi per tredici lunghi mesi.
Tra gli arrestati, nella narrazione di Pesce, spicca la figura di Antonia Miccio che entrando nel penitenziario incinta mette alla luce suo figlio Pasquale.
L’eccidio di San Mauro Forte avviene perché i braccianti residenti, stanchi di un regime fascista oppressivo anche da un punto di vista dell’imposizione di dure tasse da pagare, osarono bruciare le cartelle esattoriali agrarie da pagare.
I fatti di San Mauro Forte del 1940 aprirono il varco ad azioni rivoluzionarie successive come la rivolta di Irsina e Tricarico del 1942 e la rivolta di Matera del 9 settembre del 1943 in cui, per la prima volta una città italiana si liberava dai nazisti contando sulle proprie forze. A queste rivolte, che fanno della Basilicata la terra dove fermenta soprattutto il dissenso dei braccianti che chiedevano la distribuzione delle terre da coltivare, succedono la rivolta di Matera del 1945, quella di Montescaglioso del 1949 ed altre ancora.
Lo spettacolo di Pesce, che si avvale della partecipazione di altri attori quali Lara Chiellino, Eva Immediato e Amalia Palermo e di musicisti quali Daniela Ippolito, Vincenzo D’Orsi e Pierangelo Camodeca, mira a rintracciare, recuperare e divulgare questa matrice rivoluzionaria che porterà in Basilicata i più importanti politici ed intellettuali del dopoguerra tra i quali Palmiro Togliatti, Alcide De Gasperi, Carlo Levi, Adriano Olivetti e Manlio Rossi Doria che assieme a Rocco Scotellaro e sociologi europei mirarono e risolvere le problematiche urbanistiche, sociali e produttive del Materano e di tutta la Basilicata.
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