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A Matera Selvaggia Lucarelli e Besjana Kosturi |
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21/11/2017 | Venerdì 25 Novembre 2017 – in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – il Cai Centro Antiviolenza italiano ha promosso un incontro con la conduttrice televisiva e radiofonica, Selvaggia Lucarelli, e con Besjana Kosturi, vittima sopravvissuta ad un sequestro di persona e violenza sessuale lo scorso anno a Roma. A moderare il Convegno, il giornalista e scrittore Fabio Amendolara. “Abbiamo pensato di celebrare questa ricorrenza affrontando il delicato tema della violenza sessuale, proprio in quanto l’anno 2017 si è contraddistinto per l’elevato numero di stupri. Non è un caso che sia stato appellato dal C.A.I. come “L’anno dello stupro”. Riteniamo che, solo guardando in faccia il dolore di chi deve convivere per il resto della sua vita con un’esperienza terribile, indescrivibile – ha affermato la Presidente del Cai, Ivana Giudice – quale quello dello stupro, la collettività possa cogliere l’importanza della necessità di dire “basta” ad una società radicata nel bigottismo del “se l’è cercata”. Ancora oggi le donne violentate spesso non trovano supporto e conforto emotivo, non vengono credute, o vengono ritenute responsabili di quello che è accaduto. La violenza sessuale è un delitto per il quale è molto difficile che ci siano testimoni, avviene in un contesto di solitudine e di vergogna, tanto da indurre il più delle volte le vittime a non denunciare, incidendo la paura di eventuali ritorsioni, sia da parte dell’autore del reato sia da parte del contesto sociale. Alle donne che hanno subito violenza sessuale, noi consigliamo di recarsi immediatamente in ospedale, sia per raccogliere elementi di prova che per la loro tutela, e, subito dopo, di rivolgersi alle Forze dell’ordine, investendo dell’accaduto un centro antiviolenza per ricevere il sostegno adeguato. Per questo, siamo convinti che ascoltare la storia di Besjana e le opinioni di una donna, come Selvaggia Lucarelli, da sempre in prima linea nella lotta alla violenza di genere, possa servire a comprendere, ogni giorno di più, la necessità di annientare questa abietta forma ancestrale del considerare la donna come unica responsabile della violenza, in favore di una sensibilizzazione e solidarizzazione, invece, con le vittime di violenza. Besjana Kosturi è il simbolo di tutte le donne stuprate. E’ il grido di dolore, di panico, di fuga di tante donne alle quali è stato rubato il futuro, cui i sogni sono stati depredati e scaraventati via come carta al vento. E’ il grido di chi, smarrita nella propria impotenza, ha incontrato anche l’indifferenza della gente. Ma è anche e soprattutto il grido della rinascita morale e del riscatto sociale. E’ il simbolo del coraggio di una giovane donna che ha sconfitto la paura”. |
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