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Domani a Matera presentazione di “Frammenti di terra e magia” |
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17/05/2012 | Verrà presentato domani sera, venerdì 18 maggio, a Matera, alle ore 18 e 30, al circolo La Scaletta in via Sette Dolori n. 10 il libro di poesie “Frammenti di terra e magia” dello scrittore materano Domenico Dimase. Oltre all’autore saranno presenti all’incontro Bruna Lapolla presidente del Circolo La Scaletta e i relatori Francesco Paolo Francione e Carlo Abbatino. Nel corso della serata Milena Orlandi declamerà alcune poesie tratte dal libro. Il volume “Frammenti di terra e magia” arriva dopo l’esperienza nella narrativa con le opere edite “Gli occhi sulla montagna” (EditricErmes 2005), “Le Magnifiche stagioni di Ermenengildo” (Il Filo Editore 2009) e la produzione di altre opere inedite. Adesso lo scrittore materano si cimenta con il variegato mondo della poesia, regalandoci un affresco intrigante e moderno di liriche che rappresentano una sorta di cammino originale in questo genere letterario, come se avesse voluto sorprenderci e attirare la nostra attenzione sulla dimensione reale dell’uomo contemporaneo e su ogni realtà che lo circonda.
Con la Raccolta “ Frammenti di terra e di magia”, (Tindari Patti editore 2011), l’autore si mostra in tutta la sua straordinaria sensibilità e pacatezza, artista in grado di dilatare i confini del tempo e dello spazio e di offrirci una silloge dalla incomparabile poliedricità, una sorta di opera omnia dove protagonista assoluto è l’amore per la vita, per un mondo ricco di sfumature e di tesori che il poeta mette a disposizione, sciorinando con maestria delicate liriche. Coinvolge il lettore inebriandolo, avvolgendolo in un turbine di emozioni, sensazioni, sussulti. E su queste pagine che l’artista lentamente trascende se stesso, immedesimandosi in tutto ciò che vede con il suo sguardo ora nella natura, ora tra la sua gente, tra le note di una musica bandistica o tipicamente ritmica o insinuandosi nell’intimo sentiero dell’animo umano.
Avventurandosi tra le pagine dell’opera si sperimenta l’inevitabile, come su di una tavolozza di colori sulla quale il poeta ha riversato ogni più piccola sfumatura. Il risultato che ne deriva è tangibile, concreto, e si risolve in un mirabile affresco che rende l’amore viscerale per la terra natale di Lucania, per la sua gente, le tradizioni, le sonorità che riecheggiano in ogni pagina, con evocazioni quasi onomatopeiche. La raccolta espande il suo fascino discreto come fragranza, come essenza di una primavera che continuamente fiorisce, muore e rinasce in ciclica frequenza nel cuore del poeta, alimentata dall’abilità di saper leggere con gli occhi tra le mille sfumature della vita. Provocatoria e classica al contempo, questa raccolta induce a riflettere sulla quotidianità e sui temi esistenziali.
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