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A Presenza lucana 'M.Ar.TA. e la scienza degli analfabeti' |
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24/10/2017 | Si è svolto presso la sede di Presenza Lucana, in Via Veneto 106/A a Taranto, per la serie dei Venerdì Culturali, un incontro legato alla cartella ARCHEOLOGIA dal titolo “M.Ar.TA. e la scienza degli analfabeti” con relazione del prof. Michele Accogli.
Quando si visita un Museo, è molto importante poter leggere, facilmente, il significato delle parti esposte come testimonianza archeologica, in particolar modo, nelle zone legate alla Preistoria.
Molte volte, l’interpretazione, dei pezzi più lontani della storia, non è la più seguita poiché manca quella chiarezza, importante, per creare l’interesse necessario per comprendere il giusto significato dei frammenti esposti.
La virtuale esplorazione della II Sala del Museo, che ospita il settore preistorico, è stata sviluppata dal relatore attraverso le testimonianze archeologiche che, partendo dal Paleolitico, sono in grado di documentare i cambiamenti e lo sviluppo culturale delle popolazioni del territorio tarantino, e non solo, durante le varie fasi storiche delle origini.
Sono state mostrate e descritte, nei particolari, le 15 Vetrine che meravigliosamente attirano lo sguardo dei visitatori.
La prima illustrata la 7A, documenta l’arte dei cacciatori paleolitici; in essa sono esposte le due statuine femminili in osso, provenienti dalla grotta delle Veneri di Parabita, in provincia di Lecce.
Con un’attenta illustrazione e proiezione il relatore si è soffermato a mostrare le successive vetrine, che mostrano reperti provenienti dalle più antiche comunità agricole nel tarantino, i siti di San Domenico, Scoglio del Tonno e La Croce. Sono stati presi in considerazione i sistemi di approvvigionamento delle materie prime e i circuiti di scambio di determinati manufatti e sono state seguite le tracce del rituale e del sacro.
Particolare attenzione è stata rivolta alla Grotta dei Cervi di Porto Badisco e alla Grotta Carlo Cosma di Santa Cesarea, come luoghi di culto e come spazi ufficiali per le relazioni sociali.
Un’attenta valutazione è stata operata con la descrizione dei diversi modi con i quali erano eseguiti le usanze funerarie nella società neolitica.
Molta cura e attenzione sono state usate, dal relatore, nell’illustrare la cultura neolitica sviluppatasi in alcune regioni del sud dell’Italia nel III millennio a.C. e che fa riferimento alla necropoli di “tombe a grotticella”, come quella di Laterza e della grotta Sant’Angelo di Statte.
Accogli si è soffermato sull’importanza dell’insediamento di Porto Perone di Leporano, della vetrina del museo, illustrando la sequenza stratigrafica e l’inquadramento culturale del sito. I reperti delle Vetrine 12 e 13 che provengono dal notissimo abitato di Scoglio del Tonno sono stati esaminati con particolare interesse. Infine sono stati passati in rassegna i ritrovamenti provenienti da un altro insediamento, importantissimo per la conoscenza della Preistoria italiana, Torre Castelluccia, nel territorio di Pulsano.
L’appuntamento proposto della cartella Archeologia, dà continuità a un percorso dell’Associazione Culturale Presenza Lucana che, a Dicembre porterà a termine il suo ventisettesimo anno di attività.
La piacevole serata si è conclusa con un dibattito aperto tra il pubblico e il relatore.
Prima dell’inizio dell’incontro, come da accordi tra Presenza Lucana e Liceo Archita, le alunne del Liceo, del quarto anno, Silvia Coronese, accompagnata da Federica Spano del quinto anno, hanno eseguito uno studio per violino del musicista francese Charles Dancla del XIX sec.
Michele Santoro
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