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A Potenza il festival propone uno spettacolo itinerante sulle strade della tratt |
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9/10/2017 | Questa volta il festival Città delle Cento Scale propone la storia di alcune migliaia di esseri umani partiti con un grande sogno che, una volta in Italia, si è trasformato in un incubo feroce. Lo spettacolo Medea per strada riscrive il mito per raccontare le tappe di un viaggio conosciuto: il viaggio dalla Romania, l’arrivo, l’amore per uno dei tanti malfattori che poi si rivelerà un Caronte, traghettatore verso l’inferno. Una Medea che si ritrova a battere marciapiedi, schernita dall’uomo che, invece di amarla, la sfrutta senza pietà. Il mito attraversa la cronaca e la trasfigura, trasformando un’ordinaria storia ignobile in una parabola universale. Medea non è solo una clandestina dell’est costretta a prostituirsi, ma un essere umano che, umiliato, reagisce. Da martedì 10 ottobre a domenica 15 ottobre, con repliche alle 19.00 e alle 21.00, appuntamento a Potenza con MEDEA PER STRADA, della compagnia Teatro dei Borgia, con Elena Cotugno; drammaturgia Elena Cotugno, in collaborazione con Fabrizio Sinisi, ideazione e regia di Gianpiero Borgia, realizzazione scena di Filippo Sarcinelli. Lo spettacolo è itinerante, pensato in un pullman per 7 spettatori, e percorre un tragitto che a Potenza andrà dal teatro Francesco Stabile a viale del Basento. La prenotazione è obbligatoria. Per informazioni: info@cittacentoscale.it .
TEATRO DEI BORGIA
La Compagnia Borgia, relativamente giovane, è fondata nel 2001 dall’attore e regista Gianpiero Borgia e dall’interprete Christian Di Domenico. I due, infatti, frequentano il master diretto da Alschitz restandone influenzati in maniera profonda. Gianpiero inizia il suo cammino artistico con Giorgio Albertazzi e prosegue i suoi studi come attore al Centro sperimentale di cinematografia di Roma e come regista al Gitis per stranieri diretto da Jurij Alschitz. Diverse le sue regie di opere tratte da Sepulveda, Garcia Lorca. Nel 2008 dirige Proietti in Viva Don Chisciotte. Tra i suoi lavori più recenti annovera Midsummer, Cavalleria rusticana e The Author. Nel 2011 dirige Filottete di Sofocle e Occidental Express di Matei Visniec. Di Domenico, invece, è il principale erede e insegnante della metodologia d’arte drammatica del regista russo Alschitz agli inizi degli anni ’90. Nel 1992 debutta con il ruolo di Laerte nell’Amleto diretto da Elio De Capitani. Fino al 1996 lavora, tra gli altri, con Jerzy Stuhr, Massimo Navone e Giuseppe Bertolucci e soprattutto avvia un’intensa collaborazione con Gabriele Vacis, regista e direttore artistico del Laboratorio Teatro Settimo. Nel 2006 firma inoltre le sue prime regie: L’ultima tentazione di Socrate, dal dialogo platonico Ione e La Tempesta di Prospero. Tentativo di un congedo. In questi ultimi anni è presente come attore anche in diverse produzioni pugliesi
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