E' una comunità silenziosa e laboriosa quella dei lucani che vive a Cesano Maderno, ora in provincia di Monza Brianza, proveniente in massima parte da
Campomaggiore, in provincia di Potenza. E' gente che ha conosciuto, come tante altre, il distacco "fisico" dalla propria amata cittadina, per costituire una nuova vita di lavoro e di speranze. Uno dopo
l'altro, famiglia dopo famiglia, hanno trovato degna occupazione in una della tante
cittadine del nord milanese, fino a costituirne parte integrante ed influente nei vari settori della vita sociale. Si sono fatti onore, grande onore, se oggi vengono
additati come esempio di perfetta integrazione, quella non forzata come quella di
oggi a suon di milioni e chiacchiere populiste. Sono diventati abitanti di Cesano
Maderno, con il cuore rivolto, ovviamente, verso la stella polare di
Campomaggiore, che non brilla a Nord, ma indica sempre il luminoso SUD. Non si
sono abbandonati, però, alle solite litanie, ma hanno guardato sempre avanti verso
il futuro delle nuove generazioni di "lombardi", quelle con due cuori , che pulsano e palpitano all'unisono. Il 29 dicembre 2008, questi tenaci montanari della Brianza hanno costituito una
Associazione Culturale, alla quale non potevano non dare il nome di "Campus
Major", Campomaggiore, appunto.
Vanno ricordati, questi pionieri della comunità:
Vito Caprara, Francesco Carbone, Maria Rubino, Mariangela D'Alessandro, Nicola Barone, Canio Sarli, Antonietta Paternoster. A Campus Major, tanto per
sottolinearlo, hanno aggiunto Amici della Lucania, a sottolineare il loro attaccamento alla natia Terra, per la quale pensano di fare sempre qualcosa. Per questa bella iniziativa, hanno avuto la massima collaborazione
dell'Amministrazione locale e il più caloroso benvenuto degli altri abitanti stanziali
del posto, a dimostrazione della serietà del programma e della valenza socio-
culturale, che avrebbe influito anche sulla vita stessa delle altre comunità.
Il Circolo, infatti, non è nato come un recinto da pascolo, in cui serrare le proprie convinzioni, ma come aria aperta a tutto il mondo circostante, da cui attingere
nuove esperienze e diversi arricchimenti. Progetto riuscito pienamente, se
consideriamo che la maggiore Festa Lucana sia arrivata alla ottava edizione ed è
legata anche ad un Concorso Internazionale di Letteratura e Poesia, cui partecipano concorrenti di ogni estrazione e provenienza, sotto il segno della
fratellanza e della conoscenza con altre comunità, anche straniere, come è già
avvenuto con gli Amici di Valancy, Francia.
Fanno da corollario a questo evento principe, incontri di varia natura, come per
esmpio, le Serate di informazione Mediche, incontri su temi di attualità , sia locale
che nazionale, mostre di pitture, recital di poesie ed incontri musicali e di altro
genere, ai quali si registra sempre una folta presenza di cittadini. Il Circolo,
insomma, fa Cultura in tutti i sensi, fino ad attirare l'attenzione dell'allora Provincia
di Milano che ha patrocinato ed organizzato nei suoi locali di Milano, Spazio
Guicciardini, una mostra del pittore di Campomaggiore, Rocco Traficante, che
ancora oggi, viene ricordata come uno degli eventi fiore all'occhiello della Provincia di Milano.
Cultura sì e serate conviviali pure, visto che non c'è incontro che non debba essere
ben supportato da qualcosa di buono da mettere sotto i denti. Infatti, il 30
settembre scorso, una grande pizzata, con annessa immancabile grigliata, ha
allietata la presentazione del programma ufficiale del Circolo per l'anno venturo,
da parte del presidente Vito Caprara. Questi, dopo il doveroso ringraziamento agli
amici presenti e a tutti i fattivi collaboratori, ha annunciato la donazione di
ulteriori 500 euro che, aggiunti a quelli raccolti dalla Parrocchia San Pio X°,
serviranno per la ricostruzione dell'asilo nido di Camerino,Marche. Presenti per
conto della Parrocchia, i signori Leonardo Rascioni, Dario Secchi, Mario Pinton ed il
dottore Merighi, che ha avuto commoventi parole di elogio per l'operato concreto
della comunità di Campomaggiore.
Come ben si può dedurre, questo dei Lucani del Nord è un vero valore aggiunto
alla reciproca integrazione, nell'interesse di tutta la comunità, di tutta la città che li ospita, senza si e senza ma, perchè qualsiasi lucano onesto e laborioso, da queste ed altre parti, ha saputo epotuto costruirsi il proprio futuro, scelto e, poi,
realizzato.
Giovanni Labanca
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