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Recensione "Maledetti Savoia, Savoia Benedetti" |
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22/11/2010 | RECENSIONE
LORENZO DEL BOCA
EMANUELE FILIBERTO
MALEDETTI SAVOIA
SAVOIA BENEDETTI
Storia e controstoria dell’UNITA’ D’ITALIA
2010 PIEMME
COSTO 18,50 EURO
In un Paese in cui una memoria condivisa pare impossibile, gli avvenimenti che fondano la nostra storia nazionale il Risorgimento e la proclamazione dell’Unità non fanno eccezione.
Ad una versione tradizionale che spesso gronda di romanticismo e tentazioni agiografiche, si contrappongono resoconti controcorrente che stigmatizzano incongruenze ed ipocrisie dei Padri della Patria.
Nel bel libro dal titolo “Maledetti Savoia Savoia Benedetti “ edito dalla Casa editrice Piemme, scritto a piene mani da Lorenzo del Boca del quale va ricordato il bel libro scritto alcuni anni fa dal titolo “Maledetti Savoia, e Emanuele Filiberto nipote di Umberto II il quale ha attinto le fonti storiche sui Savoia, in sostanza è un dialogo tra i due che si propone di individuare un terreno di verità comune tra ipotesi storiche a volte molto distanti.
Le cinque giornate di Milano Sono state un’azione impossibile e a volte organizzate in modo sbagliato o invece il primo tentativo di fare l’Italia?
Vittorio Emanuele II è il Re con la viso da macellaio” sciupafemmine, circondato da affaristi e non alieno ad allungare le mani nel bilancio dello Stato, oppure il sovrano che, assecondato lo spirito che prendeva corpo nel Paese, ne ha ascoltato il “grido di dolore”, facendo della provinciale Penisola una delle moderne potenze europee in soli vent’anni?
L’impresa dei Mille è davvero una cavalcata di eroi, di uomini coraggiosi disposti a rischiare tutto per la causa, o piuttosto una sceneggiata teatrale e recitata in modo errato.
Ed il nostro Paese che alla fine viene proclamato e si affaccia alla ribalta della storia è una nazione con i piedi d’argilla, in quanto costruita su troppe furbizie, o un giovane paese che ha la possibilità di progredire?
Fino ad oggi , le due correnti di pensiero, gelose ognuna dei propri archivi e della propria memoria, non hanno accettato né dialogo né confronti, preferendo un’estraneazione che scalda il cuore e irrobustiche i preconcetti.
Ma la barriera del silenzio reciproco deve essere abbattuta.
E la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia rappresenta una preziosa opportunità.
In conclusione possiamo affermare che si tratta di un bel libro scritto con un linguaggio chiaro che aiuta il lettore a metabolizzare i concetti principali citati.
Gino Gugliotta |
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