|
| Vertenza Smart Paper: poche risposte, preoccupazione per la chiusura della sede di Tito |
|---|
11/11/2025 |
|  Poche risposte nella vertenza Smart Paper. Durante l’incontro al Tavolo regionale, Accenture ha rinviato ogni decisione al Ministero delle imprese e del Made in Italy, mentre Enel ha rassicurato che le trattative sono in corso e che tutti e 407 lavoratori potrebbero conservare il posto. La Regione Basilicata e i sindacati hanno ribadito la richiesta di mantenere la sede operativa a Potenza e i livelli salariali, ma restano ancora dubbi concreti. Intanto Smart Paper ha annunciato la chiusura della sede di Tito dal 5 dicembre, nonostante la possibile proroga della commessa fino a fine febbraio. La Regione auspica che i soggetti aziendali chiedano un incontro per chiarire lo stato degli adempimenti prima del Tavolo nazionale Smart Paper.
Per i dettagli completi e l’analisi del Tavolo regionale, si rimanda alla lettura del comunicato della regione Basilicata che segue.
Prima del nuovo Tavolo nazionale Smart Paper al Mimit, la Regione – in attesa di essere convocata dal Ministero con le parti interessate – auspica la richiesta da parte dei soggetti aziendali coinvolti (Enel, Accenture, Datacontact, Smart Paper) di un incontro per una verifica dello stato di attuazione degli adempimenti dovuti a seguito del cambio di appalto. Ciò per presentarsi al Tavolo Mimit con idee chiare e sulla base di quanto emerso nell’incontro di oggi. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo chiudendo i lavori del Tavolo regionale al quale hanno partecipato rappresentanti di Enel, Accenture, Datacontact, Smart Paper, sindacati, Rsu, lavoratori, i sindaci di Tito, Sant’Angelo Le Fratte e Satriano, consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione. Nell’incontro, in aggiornamento di quello del 23 ottobre scorso, la posizione espressa da Accenture è stata quella di rinviare ogni aspetto al Tavolo del Mimit. Cupparo ha però chiesto di assumere alcuni impegni sui tre punti per la Regione “irrinunciabili”: la sede operativa a Potenza, la garanzia dei salari con le retribuzioni già in precedenza percepite dai lavoratori, la conferma di tutte le unità lavorative (405). Nell’annunciare che il consigliere regionale Michele Napoli, per l’incarico ricevuto dal Ministro Urso domani incontrerà a Roma il Ministro per illustrare la posizione di Regione, sindacati e sindaci, Cupparo non ha nascosto la delusione perché – ha detto – da Accenture ci aspettavamo, dopo tre settimane dal precedente Tavolo, la risposta almeno ad alcune delle richieste formulate da tre mesi. L’unica conferma venuta al Tavolo è la proroga del lavoro della commessa a Smart Paper per un mese con possibilità di prolungamento di altri tre mesi. Ma l’annuncio della chiusura della sede di Tito di Smart Paper dal 5 dicembre prossimo, notizia che ho ricevuto solo poco tempo prima del Tavolo di oggi – ha affermato Cupparo – non va certo nella direzione auspicata di garanzie per i lavoratori. Anche ad Enel – ha aggiunto – chiediamo uno sforzo in più perché non possiamo consentire che ogni cambio di appalto in Basilicata si riduca ad una “tragedia” in termini di posti di lavoro e di condizioni di lavoro. Durante la riunione esponenti sindacali hanno riferito che il rinnovo del Ccnnll per i lavoratori delle telecomunicazioni, avvenuto ieri, ribadisce che non è consentito il trasferimento di sede da parte del nuovo gestore di appalto oltre i 25 km perché altrimenti rientrerebbe nel caso di trasferimento dei lavoratori. Ciò – ha commentato Cupparo – rafforza la nostra richiesta di tenere la sede operativa a Potenza. L’assessore nel ringraziare sindacati, sindaci e consiglieri di maggioranza ed opposizione dell’impegno espresso ha ribadito che ci sono punti per i quali la Regione non intende fare nessun passo indietro. Cupparo ha anche annunciato che il 26 novembre prossimo è stato convocato al Mimit un Tavolo su aziende indotto Stellantis (Tiberina e Pmc) che la Regione sta seguendo da sempre con attenzione ed impegno degli Uffici Dipartimento Lavoro. Oggi almeno per Smart Paper – ha concluso – registriamo una convergenza e almeno oggi la propaganda politica è rimasta fuori dal Tavolo. |
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
 |