Non trova pace la frazione di Castrocucco di Maratea poiché, ai ben noti disagi alla circolazione lungo la Statale 18, successivi alla frana di quasi tre anni fa, vanno ad aggiungersi anche quelli causati dai cinghiali la cui presenza, secondo il Consorzio turistico, “ha ormai raggiunto livelli critici, tali da rappresentare una grave minaccia per la sicurezza pubblica e l’incolumità dei cittadini”.
È quanto si legge in una nota del presidente Biagio Salerno, che sulla questione ha condiviso una relazione.
“Negli ultimi tempi - scrive Salerno - questi animali si spingono quotidianamente fino al centro abitato, senza più alcun timore della presenza umana. I cinghiali devastano giardini, orti privati e coltivazioni agricole, causando ingenti danni economici alle aziende locali e interferendo pesantemente con la quotidianità dei residenti. La loro presenza non si limita più alle ore notturne, ma è sempre più frequente anche durante il giorno, con gruppi numerosi e spesso aggressivi”.
E ancora: “La situazione ha raggiunto un punto tale che non è più possibile effettuare una passeggiata serale in sicurezza, in quanto esiste il concreto rischio di incontrare gruppi di cinghiali anche di grosse dimensioni. Ogni tentativo di allontanamento si dimostra inefficace, poiché gli animali non mostrano alcun timore nei confronti dell’uomo. Questo comportamento rappresenta un serio pericolo per bambini, anziani e cittadini in generale, oltre a compromettere la vivibilità dell’intera zona”.

Per cerca di risolvere il problema, lo stesso consorzio, assieme a diverse associazioni locali, ha chiesto alle istituzioni di intervenire in modo «immediato e concreto». Numerosi sono stati gli enti interpellati, nella speranza vengano messe in campo misure risolutive.
“Particolarmente preoccupati - evidenzia ancora Salerno - sono anche gli operatori del settore turistico, poiché la crescente presenza dei cinghiali rischia di compromettere l’immagine di Maratea come meta turistica accogliente e sicura. Non possiamo permetterci che, a causa dell’inerzia, si perda il controllo dell’ordine pubblico o che la zona diventi invivibile, danneggiando irrimediabilmente l’economia locale. Fino a pochi anni fa, la presenza dei cinghiali era limitata alle aree boschive circostanti e raramente si spingevano vicino alle abitazioni. Oggi, invece, la situazione è completamente degenerata, ed è evidente che l’attuale gestione del problema è del tutto insufficiente. Per questi motivi, rivolgiamo un accorato appello alle autorità competenti affinché si attivino con urgenza e determinazione, adottando tutte le misure necessarie per contenere e debellare questa emergenza”.

“Solo attraverso un’azione coordinata e strutturata - termina la nota - sarà possibile ripristinare la sicurezza e la tranquillità nella nostra comunità. La cittadinanza di Castrocucco, le associazioni, i residenti e gli operatori economici attendono risposte rapide e concrete. L’intervento immediato è non solo doveroso, ma indispensabile per tutelare il bene comune e preservare la qualità della vita in una zona a forte vocazione turistica e residenziale”.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it