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Il Prefetto Campanaro in visita al campo scuola di Protezione Civile a Maschito |
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7/07/2025 |
|  Il Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, ha fatto visita questa mattina al campo scuola “Anche io sono la protezione civile 2025”, organizzato dall’Associazione Misericordia presso l’oratorio parrocchiale di Maschito (PZ). L’iniziativa, promossa dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile con la collaborazione di Regioni e realtà locali di volontariato, rappresenta un’importante occasione formativa rivolta ai giovani tra i 10 e i 16 anni, per avvicinarli alla cultura della prevenzione e della solidarietà. Segue comunicato stampa. Stamane il Prefetto di Potenza Michele Campanaro ha visitato il campo scuola “Anche io sono la protezione civile 2025”, allestito dall’Associazione Misericordia presso l’oratorio parrocchiale in piazza del Caroseno a Maschito (PZ). I campi scuola “Anche io sono la protezione civile 2025” sono promossi dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile in collaborazione con le Regioni e le organizzazioni nazionali e locali di volontariato, ponendosi come orizzonte ultimo quello di introdurre i ragazzi, di età compresa tra i 10 e i 16 anni, alla cultura del volontariato e ai valori della protezione civile, con un focus specifico sulla promozione della tutela del patrimonio boschivo e naturalistico. Sono complessivamente 25 i giovanissimi che hanno colto la straordinaria opportunità di partecipare all’edizione del 2025 del campo scuola organizzato a Maschito (PZ) e che, da oggi e per l’intera settimana, svilupperanno un percorso articolato in esercitazioni pratiche, attività ludico-creative e momenti di confronto didattico. Tante le tematiche che saranno approfondite nel corso della settimana formativa, grazie alla fattiva e generosa collaborazione dei rappresentanti delle diverse componenti del Sistema di Protezione Civile territoriale: dai rischi, declinati nelle diverse tipologie (sismico, meteo-idro, rischio vulcanico, maremoto, incendi sanitario, rischio ambientale) alle calamità naturali, passando anche dalla conoscenza delle pianificazioni locali, fino ad arrivare alle best practice di prevenzione e buone regole di comportamento da adottare in caso di emergenza. Nel corso della visita, il Rappresentante del Governo è stato accompagnato dai volontari della Misericordia e dai giovanissimi ragazzi partecipanti al campo scuola che hanno illustrato la strutturazione del progetto. In un clima di grande interesse e partecipazione, il Prefetto ha raccontato ai giovani interlocutori alcuni casi concreti di gestione delle emergenze, vissuti in prima persona nel corso della sua carriera, evidenziando quanto, in ogni occasione, si sia rivelato decisivo il contributo del mondo del volontariato, punto cardine del sistema di Protezione civile. “Ringrazio molto i volontari della Protezione Civile della ‘Misericordia’ di Maschito per aver dato una opportunità formativa così importante ai ragazzi. La sensibilizzazione dei più giovani rispetto alle misure di autoprotezione in rapporto a specifiche situazioni di rischio, ma soprattutto l’accrescimento della consapevolezza nei ragazzi circa il valore civico di una cittadinanza attiva e della conoscenza delle attività della protezione civile, sono tasselli fondamentali per la costruzione di una comunità consapevole e coesa. Auguro a voi ragazzi di custodire la spinta solidale che approfondirete nel corso di questa settimana, nell’auspicio che possiate proseguire sulla strada intrapresa, coinvolgendovi nell’affascinante mondo del volontariato di Protezione Civile”, le parole che il Prefetto Campanaro ha rivolto alla giovane platea. Presenti alla visita il Sindaco Luigi Rafti e la Vice Sindaca Barbara Quatti di Maschito (PZ), il Governatore della Misericordia di Maschito (PZ) Antonio Nardozza, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Venosa (PZ) Antonino Di Noia ed il Dirigente dell’Ufficio di Protezione Civile della Regione Basilicata Giovanni Di Bello. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
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