La Statale 18 di Maratea, nel tratto di Castrocucco, dovrebbe essere riaperta entro il prossimo weekend. A renderlo noto è stato il sindaco Cesare Albanese che con franchezza ci ha spiegato come, almeno per tutto il con mese di giungo, la circolazione verrà come al solito consentita «dalle 7 del mattino alle 23». Tuttavia, per i mesi successivi proverà ancora ad ottenere «una proroga fino all’una di notte». Ma le dolenti note riguardano il bypass: dopo le polemiche dello scorso aprile, qualcosa è migliorata ma, come ci ha riferito lo stesso primo cittadino, «se si impegnano e non ci sono intoppi», il completamento potrebbe avvenire «per la fine di luglio». Per cui, molto in ritardo rispetto alle previsioni iniziali ed a questo punto, ben che vada, con due mesi di bella stagione già alle spalle.
«Sono in fase di completamento le verifiche del buon funzionamento dell’impianto di monitoraggio - ha comunicato Albanese, in riferimento alla Ss18 - verosimilmente dovremmo riuscire a riaprire al transito veicolare l’arteria stradale entro il prossimo fine settimana. Chiedo a tutti di avere un altro, spero ultimo, pizzico di pazienza, ma dobbiamo garantire che la circolazione avvenga nella piena sicurezza».
Il 7 maggio, anche in questo caso con un certo ritardo per ragioni burocratiche, è stata notificata al sindaco l’ordinanza della Protezione civile che lo nomina quale «responsabile delle iniziative finalizzate all'uscita dall'emergenza, per come già pianificate e finanziate». Il provvedimento gli consente di esercitare poteri speciali per gestire la riapertura della carreggiata con il solito senso unico alternato, regolato da sensori, investendo le risorse ottenute per fare fronte all’emergenza con l’obiettivo di arrivare ad un’apertura duratura. Il problema sappiamo riguardi l’orario che, nelle ultime due estati, è stato appunto individuato tra le 7 e le 23 facendo infuriare gli operatori turistici, che con insistenza ne hanno chiesto il prolungamento.
«Fino a fine giugno rimarrà questo, poi si deciderà anche in base alla stato di realizzazione del bypass» ci ha spiegato Albanese.
«La questione circa l’orario è complessa - ha aggiunto - è stata già una forzatura andare alle 23. Con l’imbrunire non è più possibile garantire una serie di profili legati alla gestione delle emergenze in situ e gli studiosi incaricati, oltre che le stesse ditte del monitoraggio, ritengono che il livello di rischio aumenti parecchio e non autorizzano deroghe. Con il buio, può rappresentare un problema anche un’auto che rimanesse in panne lungo il tratto. Inoltre, già da un’ora prima del tramonto, i rocciatori e geologi non possono salire più sulla parete per ragioni di visibilità. Io però non mollo e continuo ad insistere per andare almeno all’una».
Per quanto riguarda invece il bypass, che permetterà di aggirare l’area di Castrocucco colpita dallo smottamento e consentirà di migliorare l'accesso da sud a Maratea, dopo la protesta di un mese fa da parte del comitato “Mo Basta” e del Consorzio turistico, seguita dalla convocazione di Anas della ditta affidataria per imprimere un’accelerata ai lavori, la situazione sembra essere migliorata ma i cantieri chiuderanno sicuramente molto più tardi di quanto ci si aspettava.
«Adesso i lavori sembra abbiano ingranato, sbancamento e rimozione del materiale procedono molto velocemente. Ma è difficile fare previsioni, occorrerà vedere a fine giugno a che punto saranno arrivati. Direi eventualmente per fine luglio, se ci mettono il massimo impegno e non ci sono intoppi», ci ha detto il sindaco circa un periodo entro il quale la viabilità alternativa potrebbe finalmente vedere la luce.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it