Era il 30 maggio del 2023 e, durante una gita scolastica, Denise Galatà perdeva la vita a soli 19 anni per essere caduta in acqua mentre faceva rafting nelle gole del Lao, in seguito al ribaltamento del gommone su cui si trovava. Il corpo fu ritrovato il giorno dopo dai sommozzatori dei vigili del fuoco, incastrato sotto il ramo di un albero molte ore dopo l’annegamento per aver battuto la testa contro un masso.
La ragazza, originaria di Rizziconi, frequentava il liceo 'Rechichi' di Polistena (Reggio Calabria) ed era in visita nel Parco del Pollino. Al termine dell’udienza preliminare, il gup di Castovillari, Luca Fragolino, ha accolto la richiesta della pm Simona Manera di rinviare a giudizio il presidente del consiglio direttivo della società di rafting di Laino Borgo e l'istruttore alla guida del gommone con a bordo Denise, i cui congiunti si sono costituiti parte civile. Per l’accaduto, la Procura della repubblica di Castrovillari avrebbe iscritto nel registro degli indagati anche due insegnanti e la dirigente scolastica dell’istituto, dando corso alla denuncia dei familiari per cooperazione in omicidio colposo. Secondo la Procura, l’escursione era partita da Laino Borgo con arrivo a Laino Castello.
La ragazza faceva parte di un gruppo di 40 persone, composto da altri 35 studenti e 4 insegnanti del Liceo Statale Giuseppe Rechichi di Polistena che aveva organizzato l’escursione con la ASD Canoa Club Lao Pollino di Laino Borgo.
La studentessa era caduta nel fiume da uno dei 7 gommoni guidati da 9 istruttori. Il Ministero dell’Istruzione dispose anche un’ispezione a scuola.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it