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Fismic Potenza, LAS Automotive scongiurati i licenziamenti collettivi per i 34 lavoratori

4/02/2025



Oggi,  in Regione Basilicata si è tenuto un incontro con la direzione aziendale di Las Automotive, i funzionari del dipartimento attività produttive, Confindustria e i sindacati Uilm e Fismic Confsal. L’azienda, operante nella logistica, aveva avviato una procedura di licenziamento collettivo dopo la perdita delle commesse Stellantis.
Grazie all’accordo siglato, è stato ottenuto un ulteriore periodo di CIGS e un piano di politiche attive per riqualificare i lavoratori in nuove realtà industriali.
Di seguito il comunicato UILM-UIL FISMIC-CONFSAL
Nella giornata di oggi, 4 Febbraio 2025, si è tenuto un incontro in Regione Basilicata alla presenza della direzione aziendale di Las Automotive, dei funzionari del dipartimento alle attività produttive, Dr Maria Leone e Daniela Dolce, confindustria e le Oo. Ss. di Uilm e Fismic Confsal Solo per ricordarlo, la societa Las automotive è una società che opera nel settore della Logistica, specializzata in spedizione e assemblaggio dei materiali. Questa società come altre del comparto della Logistica, per effetto delle internalizzazioni subite da Stellantis, oggi non ha più commesse di lavoro, proprio per questo la stessa avvio il giorno 19 novembre 2024 una procedura di licenziamento collettivo, dichiarando una non più sostenibilità economica.
Con numerose difficoltà, ma con tanta determinazione e voglia di fare, possiamo dire di aver scongiurato anche questa catastrofe sociale, siglando un verbale di accordo in Regione Basilicata, che garantisce un ulteriore periodo di CIGS, non potevamo permettere che questi lavoratori e le loro famiglie rimanessero dall’oggi al domani senza quel minimo di garanzia salariale.
Inoltre a beneficio proprio di questi lavoratori, abbiamo siglato anche un verbale di accordo che prevede un piano di Politiche attive per il lavoro, dove a breve, attraverso dei bandi che la Regione Basilicata metterà a disposizione, non solo per questi, ma anche per altri lavoratori che versano nella stessa situazione di grave criticità, partiranno delle aule formative, rigorosamente in presenza necessarie a creare nuove competenze che vadano a riqualificare questi lavoratori a nuove realtà industriali, creando anche un collante fra impresa che investe attraverso i fondi previsti dall’Area di Crisi Complessa Industriale, e questi lavoratori già formati e quindi pronti ad intraprendere nuovi percorsi lavorativi.
Queste sono solo soluzioni tampone e sicuramente non bastano ad arginare uno tsunami ormai alle porte, se quanto prima, partendo proprio da Bruxelles non si rivedano e rimodulino quelle norme facenti parte del Green Deal le quali hanno immobilizzato l’intero Comparto dell’Automotive, uno dei settori più strategici e importanti, della notra Nazione se non dell’intera Europa. L’ambizione non basta se parallelamente non ci sono delle idee chiare su come trasformare questa epocale evoluzione dalle parole alla reltà.
UILM-UIL FISMIC-CONFSAL
Lomio M. Coviello M.




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