Si è tenuta una nuova udienza presso il Tribunale di Lagonegro nell’ambito del processo sulla tragica morte di Giovanna Pastoressa, la giovane psicologa di 28 anni deceduta nel dicembre 2019 a seguito delle gravissime ferite riportate nel crollo di una parte del tetto del Palazzetto dello Sport di Lauria. L’incidente avvenne quando una sezione della copertura si staccò dalla struttura, precipitando a poche decine di metri di distanza e colpendo in pieno la palestra sottostante, dove in quel momento si trovavano circa 30 persone.
Undici di loro rimasero ferite, mentre per Giovanna, che si stava allenando sul tapis roulant, la situazione apparve immediatamente disperata. Ricoverata d’urgenza all’ospedale “San Carlo” di Potenza, la giovane spirò pochi giorni dopo. Quella sera, la trave del Pala Alberti subì un improvviso sollevamento, ruotando di circa 70 gradi prima di staccarsi completamente dalla struttura e precipitare sulla palestra poche decine di metri dopo. Secondo l’accusa l’incidente fu determinato da gravi carenze strutturali: nei pilastri mancavano i necessari elementi di rinforzo, indispensabili per mantenere salda la trave del tetto. L’assenza di questi supporti comprometteva la stabilità dell’intera copertura, causando il crollo che provocò il tragico incidente.
Nell’ultima udienza sono stati ascoltati, per la difesa, i consulenti del progettista della struttura in legno e della ditta che ha realizzato tale struttura. Entrambi hanno concordato che la struttura in legno lamellare fosse idonea a svolgere la funzione di copertura del Palazzetto dello Sport e se le forcelle su cui sono state appoggiate le travi avessero avuto la dovuta armatura in ferro, probabilmente la copertura non si sarebbe sollevata e non si sarebbe verificato l’incidente.
«Sostanzialmente- ci spiega l’avvocato Melfi- anche in questo caso si punta il dito non sulle carenze in fase progettuale ma in fase esecutiva». Presente in udienza, assieme ai genitori di Giovanna Pastoressa, anche una delegazione di Libera Lagonegrese. La giudice Giusy Viterale ha già fissato le altre udienze: a quella del 21 febbraio già prevista, ne faranno seguito quelle del 9 e del 14 aprile.
Mariapaola Vergallito