A Ferrandina, un gruppo di cinghiali ha invaso le strade cittadine, suscitando allarme tra i residenti. Il fenomeno, diffuso in tutta Italia, è testimoniato dai dati ISPRA, che stimano almeno un milione e mezzo di cinghiali sul territorio nazionale. Andrea Monaco, esperto ISPRA, evidenzia come la gestione venatoria non sia riuscita a contenere la rapida crescita della popolazione di cinghiali: negli ultimi trent'anni, gli abbattimenti sono quintuplicati, ma la popolazione continua ad aumentare. L’Amministrazione Comunale di Ferrandina propone quindi di modificare l’orario di esposizione dei rifiuti, spostandolo alla mattina, e valuta l’installazione di sistemi di cattura nelle aree urbane. Il Comune, inoltre, sollecita un piano nazionale per il contenimento dei cinghiali, da attuare in collaborazione con le Regioni, per affrontare una crisi ormai fuori controllo.
Di seguito riportiamo la nota integrale dell'Amministrazione comunale di Ferrandina.
L’Amministrazione Comunale, al fine di mitigare la presenza dei cinghiali nelle strade del centro abitato, ha proposto alla Società Gestore dei Servizi di Igiene Urbana di ritardare l’inizio del servizio quotidiano di raccolta, in modo da modificare l’orario di deposito dei mastelli da parte dei cittadini.
A tal riguardo, lunedì p.v. e’ previsto un incontro con la predetta Società per definire un diverso orario di uscita dei mastelli su strada, non più la sera ma la mattina in una fascia oraria da stabilirsi.
Farà seguito successiva comunicazione sul sito istituzionale del Comune e in questa pagina con il dettaglio dei nuovi orari.
Allo stesso tempo l’Amministrazione sta verificando, attraverso l’affidamento a operatori economici specializzati, la possibilità di porre in essere, nelle aree urbane e periurbane del nostro Comune, l’installazione temporanea di sistemi di cattura dei cinghiali.
L’appalto avrebbe per oggetto essenzialmente i seguenti servizi:
- gestione ed attivazione dei sistemi di cattura, con il reperimento di tutte le eventuali autorizzazioni previste dalle normative vigenti, compresa la formale autorizzazione da parte del proprietario dell’area di posizionamento dei recinti e/o chiusini;
- posizionamento, monitoraggio e manutenzione dei sistemi di cattura;
- servizio di trasporto dei capi catturati ai centri di lavorazione carni di selvaggina (CLS);
- ulteriori adempimenti tecnico-sanitari ed amministrativi
E’ opportuno precisare, in ogni caso, che i Comuni non hanno alcuna competenza in materia per poter contrastare un fenomeno di una portata nazionale, anzi, europea.
E’ necessaria una azione ancora più incisiva del Governo centrale per adottare insieme alle Regioni un vero e proprio piano straordinario di gestione e contenimento dei cinghiali sui territori rurali e urbani, per porre un argine a questo crescente fenomeno che genera danni sempre più diffusi al comparto agricolo e anche pericolo all’incolumità pubblica.
Un piano di abbattimento speciale attraverso un ampliamento del periodo di caccia soprattutto per i cinghiali, che hanno una popolazione demografica in costante crescita, e’ un qualcosa che il governo e le regioni devono velocemente immaginare per mitigare un fenomeno ormai fuori controllo.
Pur non avendone competenza specifica, quindi, e in attesa di interventi della Regione, di fronte a un fenomeno che è diventato una vera e propria emergenza, l'Amministrazione Comunale ha deciso di farsi carico di una serie di interventi per tentare di mitigarne la problematica.