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Emergenza idrica: l’unità di crisi presieduta da Bardi annuncia nuove misure e interventi su 29 comuni lucani

7/11/2024



Presieduta dal commissario Vito Bardi, si è riunita questa mattina l’unità di crisi sull’emergenza idrica che coinvolge 29 comuni per una popolazione pari a 140mila residenti. E’ questa l’unica sede deputata a fornire informazioni ufficiali sulla questione. Cinque i temi all’ordine del giorno: 1. restrizioni; 2 realizzazione delle condotte e delle attrezzature per l’intervento sul Basento; 3 piano di campionamento delle acque del Basento; 4 aggiornamenti delle volumetrie disponibili nel Camastra; 5 soluzioni di approvvigionamento legati alla Val d’Agri.
Stop erogazione idrica 18.30-6.30 dal lunedì al venerdì Confermate le restrizioni attuali: il sabato l’interruzione a partire dalle 23. La disposizione sarà oggetto di una nuova valutazione martedì prossimo, alle 16, quando tornerà a riunirsi l’unità di crisi.
Sollevamento acque del Basento Posa delle tubazioni in corso a partire da oggi. Tutto il materiale necessario alla realizzazione del progetto, finalizzato a prelevare acqua dal Basento per alimentare la diga, è a disposizione di Acquedotto lucano. Quattro le imprese che lavorano con due squadre ciascuna e con mezzi indipendenti in modo da accelerare le procedure. Previsione fine lavori: 19 novembre 2024
Soluzioni tecniche Prelievo delle acque del fiume Basento, poco a valle della confluenza con il Camastra, con sollevamento fino alla diga del Camastra. Dal Camastra le acque saranno poi convogliate nello schema esistente e sollevate fino al potabilizzatore di Masseria Romaniello, per essere trattate prima dell’immissione nella rete di distribuzione. Il fondo dell’alveo sarà modellato nella sezione interessata in maniera tale da realizzare un bacino di accumulo. Saranno posizionate delle strutture prefabbricate in grado di captare le portate necessarie (circa 400 litri al secondo) e convogliarle verso un impianto di sollevamento. I volumi verranno scaricati nella vasca di accumulo realizzata pochi giorni fa (il cosiddetto “Camastrino”) e da lì consegnate all’impianto di sollevamento.
Controllo delle acque del Basento Il commissario Bardi chiederà alla Prefettura di Potenza la garanzia di controlli serrati, per il tramite di forze dell’ordine, del tratto di fiume interessato dal progetto Basento-Camastra con l’obiettivo di evitare scarichi abusivi. Attivato, nel frattempo, un cronoprogramma di campionamenti in grado di verificare con costanza e precisione la qualità dell’acqua. Prelievi previsti nel punto di emungimento, nel “Camastrino”, all’arrivo del flusso proveniente dal Basento, prima e dopo l’ingresso nel potabilizzatore di Masseria Romaniello. La normativa prevede che le acque potabili siano classificate prima dell’ingresso nel potabilizzatore per stabilire il tipo di trattamento da attuare.
Volumetrie disponibili nel Camastra Circa 700mila metri cubi. Dato aggiornato al 6 novembre 2024, tenendo conto della sedimentazione nella parte più profonda dell’invaso. Nel caso la qualità dell’acqua risultasse buona anche in profondità, la disponibilità si aggirerebbe attorno a un milione di metri cubi. Con l’attuale tasso di utilizzo relativo ai 29 comuni dello schema idrico, mantenendo le attuali restrizioni, l’autonomia è fino al 22 novembre 2024.
Approvvigionamento dalla Val d’Agri Il Consorzio di Bonifica, d’intesa con Acquedotto lucano, sta esaminando la possibilità dell’utilizzo di pozzi a Villa d’Agri e Marsiconuovo. Rispetto a una prima valutazione, le aspettative sono leggermente ridimensionate: dai 500 litri al secondo se ne potrebbero assicurare circa 450 a causa di un pozzo a Marsiconuovo ostruito da un muro di contenimento della strada provinciale.
Interventi straordinari Nel corso dell’unità di crisi Acquedotto lucano ha sottolineato come, attraverso interventi straordinari, stia garantendo la fornitura di acqua nelle aree industriali per venire incontro alle esigenze delle imprese. Intanto sarà fatta una ricognizione completa delle sorgenti presenti sul territorio e utilizzate prima della rete idrica realizzata da Acquedotto pugliese per valutare se possono essere ancora oggi una possibile fonte di approvvigionamento idrico.




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