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Dispositivi di protezione nelle strutture sanitarie. Il Ministero rimbalza responsabilità

4/07/2024



Il Ministero della Salute si lava le mani sull'utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nelle strutture sanitarie per la protezione dalle infezioni virali acute". In poche parole, Ponzio Pilato, rispetto ai funzionari del Ministero, era un modesto dilettante.


Il virus continua a circolare, ma dal Ministero si scaricano le responsabilità sulle strutture. Saranno da oggi i Direttori sanitari o dove non previsti, spetta al “legale rappresentante dell’Ente, d’intesa con il medico competente, individuare le opportune misure di protezione”. Una soluzione che lascia gli operatori a bocca aperta. Uno scarica barile non degno di una nazione civile, che vuole e deve saper tutelare la salute dei propri concittadini. Il Governo, il Ministero non possono fare spallucce, mettendo in difficoltà e alle corde un intero sistema, quello socio-sanitario ed assistenziale. Del resto, in queste strutture gli assistiti sono tutti anziani fragili, come nelle Case protette, Case di riposo, Rsa e altre ancora’’. Nella circolare del primo luglio, si raccomanda ai Direttori Sanitari delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese quelle di ospitalità e lungodegenza di valutare, in quanto titolari delle funzioni igienico-sanitarie, l’opportunità di disporre l'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei propri contesti, tenendo conto della diffusione dei virus a trasmissione aerea, delle caratteristiche degli ambienti nonché della tipologia di pazienti, lavoratori o visitatori che li frequentano, in funzione del livello di rischio di infezione e/o trasmissione (ad esempio in presenza di sintomatologia respiratoria o in considerazione della stagionalità) e del potenziale di sviluppo di malattia grave in caso di esposizione.


Per quanto riguarda il personale, sempre nella circolare, si legge: i Direttori Sanitari metteranno in campo ogni misura relativa alla tutela della loro salute.


A tal fine, si sottolinea, è utile la consultazione delle indicazioni disponibili sulla pagina web dedicata dell’Istituto Superiore di Sanità. Dal ministero raccomandano, inoltre, di potenziare con adeguata informazione al personale, ai pazienti e, in generale, a tutti coloro che, a qualsiasi titolo, sono presenti nelle richiamate strutture le misure igieniche e di precauzione quali, tra le altre: lavaggio frequente delle mani, pulizia costante degli ambienti e disinfezione delle superfici con disinfettanti attivi contro i microrganismi, adeguata ventilazione , corretta gestione dei rifiuti. Letto? Per il ministero il problema c’è, niente di preoccupante, dicono dalle stanze di Viale Giorgio Ribotta , ma esiste, il virus continua a circolare, e invece di prendersi le proprie responsabilità, dare indicazioni e scrivere linee guida serie, scaricano tutto sulle spalle delle strutture. In poche parole, davanti ai giudici, in caso di contenziosi, ci andranno a finire i responsabili delle strutture e i rappresentanti legali e altre figure ancora, che da sempre, ogni giorno, si preoccupano della sicurezza e della salute dei propri Ospiti e dei propri Pazienti.


 


Vincenzo Diego




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