HOMEContattiDirettoreWebTvNewsNews SportCultura ed Eventi

 

 

Lucano il geriatra grazie al quale una 103enne tornerà a camminare dopo operazione al femore

28/06/2024



Nel prossimo mese di settembre la signora Mafalda compirà 103 anni, ma grazie alle cure di un equipe diretta da un medico lucano potrà tornare a camminare dopo un intervento per la frattura trocanterica del femore, che ha previsto l’applicazione di un chiodo endomidollare. Il luminare è originario di Latronico, si chiama Antonio Vito Mitidieri Costanza e guida il team di Ortogeriatria dell’Ospedale Santo Stefano di Prato, dove esercita dal 1987. Grazie a lui ed alla sua equipe, ad una settimana dall’operazione, la signora Mafalada già si muove con gli ausili e, nel giro di due o tre mesi, dovrebbe riprendere a camminare normalmente. La notizia ha avuto una vastissima eco mediatica e la foto che immortala la nonnina che bacia il medico lucano ha fatto il giro del web. “Siamo felici per il decorso, parliamo di un’età record ma siamo già intervenuti su persone di 101 o 102 anni”, ci spiega lo stesso Mitidieri Costanza. “Diciamo che - aggiunge - affinché pazienti del genere possano tornare a camminare, chiaramente, devono presentare un quadro clinico relativamente soddisfacente. Nella fattispecie parliamo di una donna che soffre unicamente di ipertensione arteriosa, che riesce a tenere sotto controllo assumendo una mezza compressa”. La signora, dopo essere scesa dal letto, era scivolata procurandosi un trauma all’anca sinistra: portata al Pronto soccorso dell’Ospedale Santo Stefano, gli esami strumentali avevano evidenziato la rottura del femore sinistro. Valutata collegialmente dall’ortopedico, dall’anestesista e dall’ortogeriatra, è stata sottoposta ad un intervento di riduzione e sintesi a meno di 24 ore dall’arrivo in reparto. Prima di essere affidata alle cure del dottor Mitidieri Costanza, la signora Mafalda è stata operata dal team diretto dal dottor Pier Paolo Cerulli Mariani, direttore della struttura di Traumatologia. L’Ortogeriatria è invece il percorso che, dopo l’operazione chirurgica, consente di tornare a camminare precocemente gli anziani che hanno subito simili fratture, anche ultracentenari, e di cui a Prato è appunto direttore il dottor Mitidieri Costanza che, ogni anno, solo in riferimento alle persone avanti con l’età, cura circa 450 fratture del femore. “Per capire cosa fare - prosegue il geriatra latronichese - bisogna anzitutto appurare l’eventuale presenza di patologie pregresse, dopodiché, è necessario valutare la tipologia della frattura in quanto, qualora fosse scomposta e non consenta il carico sull’arto operato, allora si procede solo con la riattivazione motoria. Dobbiamo di fatti distinguere la riabilitazione, intensiva o estensiva, appunto dalla riattivazione motoria in caso di pazienti fragili che però non vuol dire assolutamente vengano lasciati a se stessi. Diciamo che anche se non vi è la possibilità di carico, è comunque fondamentale, ad esempio, consentire al paziente anche di spostarsi dal letto alla poltrona, piuttosto che, con un deambulatore o con altri ausili, permettergli semplicemente di andare in bagno. Poi, è chiaro come nei casi con scompensi in vari organi, a cominciare dal cuore, o di cadute per ictus, si intervenga con la sintesi per ridurre il dolore quando i farmaci da soli non bastano e si parla di un minimo di mobilitazione motoria, ma non certo intensiva”.


Due giorni dopo l’operazione la signora Mafalda ha iniziato nel letto la mobilizzazione passiva dell’arto operato. A tre giorni dall’intervento è stata posizionata alternativamente in poltrona e carrozzina. A sei giorni dall’operazione, assistita dalle fisioterapiste, la paziente ha iniziato a camminare con l'ausilio di un deambulatore ed è immediatamente stato attivato l’iter per l’assistenza domiciliare. “I tempi ristretti sono previsti dai protocolli internazionali che seguiamo poiché più stanno a letto e peggio è - ci dice ancora Mitidieri Costanza - in quanto la rottura del femore in pazienti anziani comporta tutta una serie di conseguenze negative sulla salute, a partire dalla difficoltà di riassumere una posizione eretta e dalla progressiva perdita di lucidità.


È tutto un insieme”.


Parliamo dunque di un risultato davvero eccezionale, reso appunto possibile dall’Ortogeriatria che prevede una stretta collaborazione tra ortopedico, che è colui che opera, geriatra, anestesista, infermiere, fisioterapista e, se richiesto, anche con l’assistente sociale. “Alla base di tutto ci sono pratiche ormai ben consolidate da evidenze scientifiche e linee guida aggiornate periodicamente - sottolinea in conclusione Mitidieri Costanza - diciamo che non sono più i tempi in cui a chi si rompeva il femore si applicava il gesso, con tutto quanto comportava a partire dalle piaghe da decubito. Alla signora Mafalda, che ha subito una frattura trocanterica e non della testa del femore, è stato applicato un chiodo endomidollare ma dopo l’intervento l’arto deve essere lasciato assolutamente libero: entro due o tre mesi si dovrebbe ottenere una buona ossificazione e, se manterrà l’attuale quadro clinico, la situazione dovrebbe tornare quasi normale. Piano piano, ovviamente con gli aiuti di esperti, la signora inizierà anche a muoversi con il girello a due mani. Per tornare alla normalità dopo simili traumi, è necessario che pazienti del genere di problemi extra non ne abbiano, per intenderci, devono stare meglio dei figli (ride, ndr)”. Le prime congratulazioni all’equipe di Mitidieri Costanza sono arrivate da Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, entusiasta per la notizia anche Fausto De Maria, sindaco di Latronico, che via social ha lanciato l’hashtag «orgogliolatronichese».


“Complimenti al dottor Antonio Vito Mitidieri Costanza, direttore dell'Ortogeriatria e originario della nostra Latronico, per questo risultato davvero eccellente, nell'ospedale Santo Stefano di Prato, per la signora Mafalda di 103 anni che dopo l'operazione al femore può tornare a camminare!”, ha scritto il primo cittadino del borgo termale.


 


Gianfranco Aurilio


Lasiritide.it




ALTRE NEWS

CRONACA

30/06/2024 - Maschito, un uomo uccide la moglie
30/06/2024 - Ritrovato morto un giovane scomparso da Muro Lucano
29/06/2024 - Scanzano: incendio sulla 106, traffico rallentato ma regolare
29/06/2024 - Potenza: nuovi controlli straordinari ad alto impatto

SPORT

30/06/2024 - Futsal: Mister Masiello “chiamato” a Coverciano per la Licenza A
29/06/2024 - Viggianello: tutto pronto per l’inaugurazione del nuovo Aldo Moro
29/06/2024 - Rinascita, l'arrivo di Renato Ricco rinforza il reparto dei palleggiatori
29/06/2024 - Tutto pronto per la Pollino Marathon e la Ciclo-Camminata di Solidarietà del Lagonegrese

Sommario Cronaca                                  Sommario Sport

Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi
di don Marcello Cozzi

Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua



 



Agoraut - Associazione culturale di informazione territoriale - P.Iva: 01673320766 - Copyright© lasiritide.it - Webmaster: Armando Arleo