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Coldiretti Basilicata a Bruxelles per chiedere stop burocrazia e una nuova Pac |
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26/02/2024 |
| C'è anche un gruppo di agricoltori della Basilicata, assieme ai vertici regionali della Coldiretti, oggi a Bruxelles, per partecipare alla mobilitazione organizzata per chiedere alle istituzioni europee risposte immediate e strumenti certi per cambiare le regole che, secondo la categoria, minacciano la sopravvivenza del mondo agricolo. Una manifestazione che coincide con la discussione, nel Consiglio dei ministri agricoli dell'Ue, sul semplificazione della Politica Agricola Comune (Pac). “In un piano che abbiamo presentato assieme agli agricoltori delle altre regioni e al nostro presidente nazionale Ettore Prandini – spiega il presidente della Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani - chiediamo uno stop alla burocrazia e all'aumento dei costi che danneggiano gli agricoltori italiani; incrementare gli aiuti alle aziende per contrastare la crisi e l'aumento dei tassi di interesse; garantire una moratoria sui debiti, rafforzare la direttiva europea contro le pratiche sleali; cancellare definitivamente l'obbligo dei terreni incolti”. A Bruxelles oltre a Pessolani, anche il direttore provinciale di Potenza, Maria Cerabona, il presidente provinciale di Matera, Pietro Bitonti e il direttore, Vincenzo Ruggieri. “Chiediamo di riconoscere e sostenere il ruolo degli agricoltori come custodi degli ecosistemi e della biodiversità Inoltre respingiamo ulteriori riduzioni degli aiuti diretti agli agricoltori e chiediamo libertà di coltivare tutti i terreni. E' necessario, poi, - conclude Pessolani - promuovere l’innovazione e la digitalizzazione per aumentare la sostenibilità e la resilienza, ampliare il sostegno e la strumentazione per la gestione dei rischi anche con le assicurazioni e favorire l’accesso al credito”. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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