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Appello di Adu per la vaccinazione di cittadini stranieri regolari e non

17/08/2021



Con una nota indirizzata al governatore lucano Vito Bardi, all’assessore regionale alla Salute Rocco Leone,  e alle principali istituzioni sanitarie centrale e locali, ADU (Associazione per la tutela e la promozione dei Diritti fondamentali dell’uomo) chiede alle autorità che “provvedano a riorganizzare la campagna vaccinale anti covid-19  tenendo conto delle eccezioni indicate e disponendo che i cittadini stranieri, regolari ed irregolari presenti sul territorio possano rivolgersi direttamente  al presidio vaccinale  allestito senza doversi recare preventivamente presso soggetti intermediari per il rilascio del nominativo o altre generalità”; che provvedano “a distruggere le liste già eventualmente compilate e/o che non vengano in alcun modo utilizzate”; che “provvedano con una adeguata campagna informativa a comunicare il libero accesso al presidio predisposto a tutti i migranti, regolari ed irregolari, con difficoltà ad accedere ai vaccini”. 


 


La Missiva in tema di “Somministrazione vaccino anti covid-19 per i cittadini stranieri regolari ed irregolari” 


 


La scrivente ADU (Associazione per la tutela e la promozione dei Diritti fondamentali dell’uomo) insieme e con il supporto dell’Associazione Migranti Basilicata,  del Presidio di Libera Vulture- Alto Bradano, dell’Associazione Tolba’, della Campagna lasciateCIEntrare, di Carovane Migranti,  di Lunaria, di legalteam Italia, con la presente intende sottoporre alla Vs attenzione la situazione di cui all’oggetto. 


 


Le  scriventi Associazioni avendo appreso dell’avvio della campagna vaccinale per i “migranti impegnati in agricoltura ed altri lavori” organizzata dai soggetti in indirizzo unitamente alla Croce Rossa Italiana a decorrere dal 23 agosto, fanno rilevare quanto segue: 


    • nell’avviso a firma del Commissario Straordinario del Comune di Bernalda dott.ssa Iaculli si invitano i coordinatori della Caritas, delle OOSS, dell’Associazione  “ Migranti Tutti” di Metaponto e/o di altre associazioni o di altri gruppi di referenti locali a “consegnare gli elenchi  dei vaccinandi al responsabile comunale…e all’ufficio dela polizia locale…”. 


    • A  tale proposito si fa rilevare che la campagna di vaccinazione dei migranti deve essere effettuata  alle stesse condizioni dei cittadini italiani e senza discriminazione alcuna. 


    • la realizzazione di un elenco di vaccinandi, pertanto, è contraria  all’art. 3 della Costituzione che stabilisce: “ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Viola, inoltre,  una serie di norme internazionali  tra cui l’art. 9 del Regolamento Europeo sui dati personali che stabilisce che è vietato: “ il trattamento di dati personali che rivelino l’origine razziale o etnica”. La schedatura è contraria anche agli articoli 8 e 15 della Convenzione dei diritti umani. 


    • Occorrerebbe, inoltre, sapere, sempre nel rispetto dei diritti dei soggetti in questione, se le associazioni coinvolte nella compilazione degli ELENCHI siano state autorizzate al trattamento dei dati e soprattutto in che modo questi verrebbero trattati, con particolare riferimento ai lavoratori migranti irregolari. 


    • Non è chiaro, ancora, se e quali strumenti di comunicazione interculturale siano stati predisposti e messi in atto al fine di consentire una adeguata e consapevole  partecipazione alla campagna vaccinale anti covid-19 per i cittadini  stranieri. 


    • Vi è in più che la scelta del vaccino Johnson & Johnson sarebbe raccomandata, con circolare del Ministero della Salute del 21.04.2021, preferenzialmente a persone di età superiore ai 60 anni. Non si capisce come mai si sia pensato di vaccinare con lo stesso vaccino i lavoratori migranti, prevalentemente in giovane età e senza considerare la possibilità che a richiedere di vaccinarsi possano essere anche  le donne migranti presenti sul territorio. 


    • L’avviso in questione, inoltre, non specifica a quali lavoratori sia rivolta la campagna vaccinale, vale a dire se possano accedervi anche i migranti privi di regolare permesso di soggiorno che pure sono occupati a lavorare nelle campagne del metapontino o in altri lavori in aziende della zona e se anche i familiari dei ridetti lavoratori, ove presenti, possano accedere  alla vaccinazione anti covid-19 . 


    • Si evidenzia, a tale proposito che  l’art. 35, comma 3,  D.Lgs 286/98 prevede espressamente, in attuazione dell’art. 32 Cost., che “Ai cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, non in regola con le norme relative all’ingresso ed al soggiorno, sono assicurate, nei presidi pubblici ed accreditati, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorché continuative, per malattia ed infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva. Sono in particolare garantiti:…. c) le vaccinazioni secondo la 


normativa e nell’ambito di interventi di campagne di prevenzione collettiva autorizzati dalle regioni”. 


    • L’Agenzia Italiana del farmaco, ente pubblico che opera sotto la direzione del Ministero della Salute precisa,inoltre, che hanno diritto alla vaccinazione “Tutte le persone residenti o stabilmente presenti sul territori italiano, con o senza permesso di soggiorno, che rientrano nelle categorie periodicamente aggiornate dal Piano Vaccinale”. Si evince, pertanto, che anche gli stranieri extra UE privi di permesso di soggiorno e i cittadini UE non iscritti all’anagrafe hanno diritto, qualora domiciliati sul territorio nazionale, ad accedere alla somministrazione del vaccino secondo i criteri di priorità (età, condizioni di fragilità ecc.) previsti per la generalità dei cittadini, anche in relazione all’evidente interesse pubblico ad evitare che le persone concretamente presenti sul territorio divengano fonte di contagio. È essenziale precisare che, il diritto alla salute è un diritto fondamentale dell’uomo riconosciuto dall’art. 2 della CEDU, che impone agli Stati di porre in essere tutte le misure necessarie volte a tutelarlo. Tanto è vero sia per i cittadini sia per tutti coloro che si trovano sul territorio dello Stato, a prescindere dalla regolarità del soggiorno. In caso contrario, si prospetterebbero in capo agli Stati inadempienti, responsabilità derivanti dell’inosservanza degli obblighi positivi scaturenti dal ridetto onere di tutela.    


    • Per supportare le persone migranti  più in difficoltà ad accedere ai vaccini occorrerebbe, come in altre città italiane è stato fatto (vedi Roma, Napoli, ed altre) consentire di recarsi direttamente ai presidi predisposti  e ove sprovviste di permesso di soggiorno e di tessera sanitaria procedere con il rilascio del codice STP ( per stranieri temporaneamente presenti) e contestualmente con la somministrazione del vaccino.  Il tutto con il supporto  di un servizio adeguato di  mediazione  linguistica e culturale. 


 


Alla luce di quanto sopra, i soggetti scriventi 


 


C H I E D O N O 


 


che le Autorità in indirizzo: 


-provvedano a riorganizzare la campagna vaccinale anti covid-19  tenendo conto delle eccezioni sopraesposte e disponendo che i cittadini stranieri, regolari ed irregolari presenti sul territorio possano rivolgersi direttamente  al presidio vaccinale  allestito senza doversi recare preventivamente presso soggetti intermediari per il rilascio del nominativo o altre generalità. 


-provvedano a distruggere le liste già eventualmente compilate e/o che non vengano in alcun modo utilizzate. 


-provvedano con una adeguata campagna informativa a comunicare il libero accesso al presidio predisposto a tutti i migranti, regolari ed irregolari, con difficoltà ad accedere ai vaccini. 


  


Disponibili ad un eventuale incontro che si riterrà di interesse, si rimane in attesa di cortese riscontro. 


Distinti saluti 


 


Per  ADU nazionale                                             Angela Maria BITONTI 


 


Per  Associazione Migranti                    Francesco Castelgrande 


 


Per associazione TOLBA’                                               Serena ALTAMURA          


 


Per  la Campagna LasciateCIEntrare                              Yasmine ACCARDO 


 


Per  Carovane Migranti                                                     Gianfranco Crua 


 


Per  Legal Team Italia                                                      Gianluca VITALE 


 


Per  LUNARIA                                                                  Grazia NALETTO 


 


Per il Presidio di Libera Vulture –Alto Bradano            Donatina  ALLAMPRESE 




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