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| Lo sport come stile di vita: UNIBAS e CONI Basilicata insieme per promuovere benessere e prevenzione |
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9/12/2025
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| L’Università degli Studi della Basilicata, in collaborazione con il Comitato Regionale CONI Basilicata, organizza il convegno “Lo sport come stile di vita”, in programma l’11 dicembre 2025, ore 9:-13:00, presso l’Aula Magna del Polo di Macchia Romana a Potenza.
L’iniziativa intende favorire un momento di confronto e approfondimento sul ruolo dello sport in ambito sociale, culturale e formativo, con particolare attenzione ai temi della prevenzione, del benessere psicofisico e della salute attraverso il movimento.
La giornata nasce dalla volontà congiunta dell’UNIBAS e del CONI Basilicata di rafforzare la sinergia tra mondo accademico e sistema sportivo regionale.
“Questa collaborazione tra UNIBAS e CONI Basilicata rappresenta un passo significativo per promuovere lo sport come elemento fondamentale del benessere individuale e collettivo – ha dichiarato il Prof. Fabrizio Caccavale, Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Ateneo. – “L’Università ha il compito di formare non solo professionisti competenti, ma anche cittadini consapevoli dell'importanza di uno stile di vita attivo e salutare. Attraverso questo convegno vogliamo creare un ponte tra ricerca scientifica e pratica sportiva, mettendo in dialogo competenze diverse per affrontare temi cruciali come la prevenzione, la traumatologia sportiva e la riabilitazione”.
Tra gli ospiti attesi, anche Domenico Fioravanti, primo italiano a conquistare la medaglia d’oro olimpica nel nuoto ai Giochi di Sydney 2000, che offrirà una testimonianza diretta sul valore dell’impegno, della disciplina e della determinazione nello sport di alto livello.
Il convegno sarà inoltre occasione per la firma di un nuovo protocollo d’intesa tra UNIBAS e CONI Basilicata, finalizzato allo sviluppo di progetti condivisi e percorsi di collaborazione.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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