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Per il Francavilla pesante ko a Martina Franca |
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17/04/2025
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| Brutta sconfitta per il Francavilla, al Tursi il Martina si impone con un perentorio 4-0 per effetto di due gol per tempo. Per i lucani si tratta del terzo ko di fila, in seguito al quale rimangono fermi in classifica a quota 37 con una lunghezza di vantaggio sulla sestultima quando, alla fine della stagione regolamentare, mancano due sole partite.
Il primo vero pericolo cade al 15’ e lo portano i padroni di casa. Ievolella scivola sul pallone, alle sue spalle Cafagna fa partire il destro ma manca di poco lo specchio della porta. La risposta è affidata a Russo, ma la sua è una telefonata al portiere, Al 26’ decisamente più pericoloso Cipolla, che però scivola al momento del tiro a tu per tu con Martinkus e la manda sul fondo. Passano appena due minuti e Ievolella la sblocca con un sinistro a giro da dentro l’area su cross di Russo. La reazione è affidata a Tedesco, che prova ad andar via in velocità ma la sfera termina sul fondo.
I pugliesi continuano a spingere e Iannacone è costretto agli straordinari su Russo, ma è il preludio al raddoppio dello stesso attaccante che, tutto solo su assist di Piarulli, va a segno con un diagonale rasoterra e si va all’intervallo.
Nella ripresa gli ospiti provano a farsi vedere con Visconti, Gentile e Gaye ma senza creare seri grattacapi alla retroguardia avversaria. Al 23’ Gaye ci prova ancora stavolta su punizione, Martinkus allontana coi pugni. Entra Esposito, anch’egli si fa notare su calcio piazzato che termina alto. Ma, alla mezz’ora, Russo colpisce ancora finalizzando un’azione insistita dei suoi, in scivolata, carambola sul palo interno e fa ancora gol. I sinnici non ci sono più: allo scadere, su palla inattiva, Musumeci la toglie letteralmente dalla testa di La Monica. Si arriva al recupero, quando De Angelis, sull’ennesima punizione battuta dai suoi, di testa, firma il definitivo 4-0.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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