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Serie D: la Coppa Italia va al Ravenna, battuto ai rigori il Guidonia Montecelio

12/03/2025



Teramo, 12 marzo 2025 - Nella stessa città in cui diciotto anni fa conquistò l’ultima promozione in B, allora al vecchio Comunale, il Ravenna vince la 24ª edizione della Coppa Italia Serie D battendo ai rigori il Guidonia Montecelio. Al “Gaetano Bonolis” di Teramo vincono i giallorossi per 7-6 dopo il 2-2 dei tempi regolamentari: decisivo l’unico errore dei laziali dal dischetto - sfortunato nell’occasione Musso a colpire il palo - mentre Guida mette a segno il penalty che spedisce per la prima volta la coppa in Emilia-Romagna.

Partita densa di emozioni per il primo titolo in palio in questa stagione di Serie D. Romagnoli avanti dopo otto minuti su calcio di rigore concesso da Kovacevic per il fallo netto di Musso su D’Orsi, dagli undici metri Manuzzi spiazza Guerrieri. Rispondono al 41’ gli uomini di Di Gennaro con l’ex di turno Spinosa che pareggia i conti con una gran conclusione a giro sul secondo palo. In chiusura di tempo Tounkara si divora il gol del sorpasso a tu per tu con Galassi, ma l’attaccante senegalese si riscatta al 18’ della ripresa con una girata da attaccante vero in area di rigore. Il doppio cambio Guida e Rrapaj al posto di Lordkipanidze e D’Orsi rivitalizza la formazione di Marchionni che colpiscono alla prima vera occasione: proprio l’ex Nocerina si incarica di battere l’angolo sul quale svetta più in alto di tutti Zangré, in campo da appena dieci minuti. Giallorossi vicinissimi a scrivere un finale epico quando a pochi secondi dal triplice fischio Guerrieri vola sulla punizione calciata da Guida.

Si va così diretti ai rigori senza passare dai supplementari: dopo aver costruito tre vittorie in Coppa proprio ai rigori, il Guidonia viene tradito dall’errore di Musso, mentre i romagnoli sono perfetti dagli undici metri. Si allunga così a ventotto la striscia di risultati utili consecutivi per formazione di Marco Marchionni, imbattuta dal suo arrivo in panchina lo scorso 25 ottobre: «Abbiamo vinto una partita veramente difficile contro una squadra di grande valore. Penso che il pubblico si sia divertito a vedere due squadre con grande qualità e rose importanti. Lo si è visto dall’intensità del match che non è mai scesa anche dopo i cambi. Ci godiamo insieme ai tifosi questo trofeo prestigioso, può rappresentare uno stimolo ulteriore per affrontare il prossimo scontro diretto con il Forlì».

Nonostante la sconfitta, il tecnico rossoblu Francesco Di Gennaro, in panchina al posto dello squalificato Ciro Ginestra, ha ringraziato a fine gara i suoi ragazzi: «La squadra ha dato tutto e meritava di vincere, possiamo rimproverarci solo di non aver gestito bene alcune ripartenze. Sicuramente l’episodio del 2-2 è stato decisivo, anche se ho qualche dubbio sull’azione che ha portato al corner. Adesso ci riposiamo qualche giorno prima di concentrarci sul finale di campionato dove abbiamo fatto una bella rincorsa e siamo a due punti dalla vetta».

Dopo i festeggiamenti del Ravenna sotto il settore riempito dai propri tifosi, al via le premiazioni a partire dalla quaterna arbitrale con l’omaggio ricevuto dal responsabile della CAN D Alessandro Pizzi. A seguire i consiglieri del Dipartimento Interregionale Sergio Gardellini, Maria Teresa Montaguti, Massimo Caldaroni e Giuseppe Dello Iacono hanno messo al collo di giocatori e staff del Guidonia le medaglie per la seconda classificata. Stessa procedura al momento della consegna delle medaglie ai vincitori, mentre la Coppa è stata consegnata dal Presidente LND Giancarlo Abete e dal Coordinatore del Dipartimento Interregionale Luigi Barbiero. Gli stessi dirigenti LND hanno consegnato dei premi speciali ai Sindaci di Teramo e Guidonia Gianguido D’Alberto e Mauro Lombardo, all’Assessore al Turismo di Ravenna Giacomo Costantini e al presidente del Città di Teramo Filippo DI Antonio.

Tra i presenti in tribuna anche il vice presidente federale Daniele Ortolano, i presidenti del CR Abruzzo e CR Emilia-Romagna Concezio Memmo e Simone Alberici, oltre a quello della Divisione Serie B femminile Laura Tinari.

«Un evento così importante è il modo migliore per celebrare l’impegno convinto e costante della Serie D nella valorizzazione dei giovani - ha dichiarato Abete ai microfoni di Vivo Azzurro TV - Un lavoro quello del Dipartimento Interregionale e delle società che è in sintonia con la politica della Lega Nazionale Dilettanti nella tutela e crescita dei giovani talenti. Grazie anche a questo lavoro la Serie D consolida la sua posizione strategica tra calcio professionistico e dilettantistico».

«Una bellissima giornata per l'intero movimento della Serie D - ha commentato Barbiero al termine della finale - Un grazie al Sindaco di Teramo e al Presidente della società Città di Teramo per l’ospitalità, così come alle due finaliste e ai loro incredibili sostenitori. Le due compagini hanno dato vita ad una gara entusiasmante senza risparmiarsi, a dimostrazione dell'ottimo livello del campionato. Ci tengo, infine, a ringraziare il presidente del CR Abruzzo Ezio Memmo e la sua commissione grandi eventi che hanno curato alla perfezione l’organizzazione di questa finale».



GUIDONIA MONTECELIO-RAVENNA 6-7 dcr (2-2)
Guidonia Montecelio (3-5-1-1): Guerrieri; Musso, Cristini, Giordani (7’st Sfanò); Errico (45’+2 st Spavone), Mastrantonio (38’st Succi), Buono, Spinosa, Stefanelli; El Bakhtaoui (7’st Rossi); Tounkara (33’st Calì). A disp: Mastrangelo, Esempio, Calzone, Ardizzone. All: Di Gennaro

Ravenna (3-5-2): Galassi; Onofri, Esposito, Agnelli; Milan, Biagi, Mandorlini (35’st Rossetti), Lordkipanidze (19’st Guida), D’Orsi (19’st Rrapaj); Manuzzi (27’st Di Renzo), Lo Bosco (15’st Zagré). A disp: Fresia, Venturini, Crosariol, Calandrini. All: Marchionni

Marcatori: 8’pt rig. Manuzzi (R), 41’pt Spinosa (G), 18’st Tounkara (G), 26’st Zagré (R)

Sequenza rigori: Spinosa (G) gol, Di Renzo (R) gol, Calì (G) gol, Biagi (R) gol, Rossi (G) gol, Rossetti (R) gol, Musso (G) palo, Zagré (R) gol, Spanò (G) gol, Guida (R) gol

Arbitro: Kovacevic di Arco Riva
Guardalinee: De Tommaso di Voghera e Rossini di Genova
Quarto: Leone di Avezzano

Note: ammoniti: Errico (G), Buono (G), Musso (G); recupero: 1’pt, 4’st; spettatori: circa 1.500.



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