|
Karate, campionato italiani U21: vola Orsola e tutto il Cam D'Onofrio |
---|
28/04/2024
|
| Al Pallellicone di Ostia lido si sono disputati i Campionati Italiani U21 di Kata e Kumite.
Una 3 giorni di sano sport agonistico che ha visto impegnati ben 557 atleti provenienti da tutta la penisola, dandosi battaglia per la conquista del titolo italiano U21 nello splendido parterre del litorale laziale.
Al termine due sono risultati i campioni:
Nel Kata Femminile il titolo di campione d’Italia U21 è andato alla Karateka lucana Orsola D’Onofrio del centro valdagrino mentre nel Kata maschile il titolo di campione d’Italia è andato Guido Polsinelli della Polizia di Stato.
Tiratissimi sono stati i 5 incontri sostenuti dall’atleta lucana.
La cronaca dell’evento vede al primo match la D’Onofrio che supera l’atleta Lombarda Asia Gruppioni con punteggio di 23,70 a 22,80
Al secondo con la Bresciana Vielmi Elisa il punteggio ancora a favore della Lucana 24 contro i 21,90.
Nel terzo match la santarcangiolese si impone sulla varesina Dominici Roberta col punteggio di 24,50 rispetto ai 22,90.
Nella finale di pool l’incontro è con la biellese Crucitti Francesca il punteggio e’ nettissimo 24,50 contro 22,40.
Non c’è storia nemmeno nella finalissima, Orsola si impone con un punteggio schiacciante su Chiara Tagliafierro di 25,10 a 23,90.
Un plauso alla stacanovista Orsola D’Onofrio che nonostante gli studi impegnativi di medicina presso l’Università Kore- Enna, riesce a trovare il tempo per allenarsi duramente, rimanendo forte e a questi livelli sportivi, elevando ogni volta la sua prestazione.
L’ASD CAM D'ONOFRIO di Sant’Arcangelo, con il risultato della propria atleta, è la prima società Campione d’Italia nel Kata femminile, mentre il suo direttore tecnico M^Vincenzo D Onofrio è primo insegnante tecnico classificato.
Triplo successo dunque per il gruppo lucano nel Palapellicone FIJLKAM di Ostia Lido, oramai divenuto tempio delle arti marziali.
|
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
|