Il Rapporto CREA Sanità 2024 conferma le profonde disparità tra Nord e Sud nella qualità dei servizi sanitari regionali. Veneto, Piemonte, Bolzano e Toscana guidano la classifica con performance superiori al 50%, mentre Friuli-Venezia Giulia, Trento, Emilia-Romagna e Lombardia si attestano su livelli comunque adeguati. In difficoltà Sardegna, Campania, Lazio, Umbria, Abruzzo e Puglia (37%-44%), mentre Calabria, Basilicata, Molise e Sicilia restano fanalini di coda con performance sotto il 35%.
Il 55% degli italiani vive in Regioni con un buon livello di tutela sanitaria, mentre il restante 45% affronta criticità evidenti, con accesso limitato a cure adeguate. L’analisi si basa su 20 indicatori suddivisi in cinque dimensioni: equità, appropriatezza, esiti, innovazione ed efficienza economico-finanziaria. Nonostante un recupero significativo del Sud negli ultimi cinque anni (+75,9%), permangono limiti strutturali che frenano ulteriori progressi.
Il CREA ha introdotto l’Indice Sintetico Ponderato (ISP) per confrontare le diverse realtà territoriali, rivelando che le Regioni in Piano di Rientro hanno mostrato miglioramenti, mentre quelle con autonomia differenziata registrano un andamento meno positivo. Intanto, in Basilicata fa discutere l’assunzione dell’ex governatore Marcello Pittella come urologo presso l’ASP di Potenza.
Secondo il Quotidiano della Basilicata, Pittella è stato l’unico specialista a rispondere all’appello per colmare le carenze di organico, accettando un incarico di 20 ore settimanali tra Potenza e Sant’Arcangelo. La notizia alimenta il dibattito sul suo ruolo centrale nella politica e nella sanità regionale.
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4/02/2025 - Latronico. Sanità in Basilicata: una risposta ai rilievi del rapporto Crea
L’Assessore regionale alla Salute e al Pnrr, Cosimo Latronico, ritiene necessario fornire alcuni chiarimenti in merito alle osservazioni contenute nel rapporto Crea Sanità relativo ai dati del 2022. “Accogliamo con spirito costruttivo ogni valutazione che possa contribuire a...-->continua