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Frana a Castronuovo di Sant'Andrea.''Dopo 3 anni ancora in attesa di soluzioni''

24/09/2024



I cittadini di Castronuovo di Sant'Andrea fuori dalle loro case dal novembre del 2021 a causa di una frana nel centro abitato, tornano a far sentire la loro voce con una lettera aperta indirizzata ai vertici della Regione Basilicata, al Ministero, all'Autorità Nazionale Anticorruzione, al sindaco e al Prefetto. Di seguito la nota:


 


 


Ritorniamo sulla frana in oggetto, per ribadire che la pubblica Amministrazione in termini di lentezza non si smentisce mai!



Avevamo sperato, dopo la denuncia del 29/02/2024, inviata agli Organi in indirizzo ed alla stampa, nazionale e locale, che qualcosa potesse cambiare!



Purtroppo, non è cambiato, proprio niente!



I lavori dovevano iniziare entro tre mesi (questo subito dopo il comunicato stampa del 1/03/2024) ed invece è stato  pubblicato l’ 11/04/2024, dopo oltre 6 mesi di attesa, solo il bando di gara  per l’appalto dei servizi tecnici relativi agli  interventi di consolidamento di Via Roma e Via Giardino a seguito del fenomeno di dissesto  idrogeologico nel Comune di Castronuovo di Sant’Andrea.



Il termine per la presentazione delle offerte previsto dal bando è scaduto il 13/05/2024 e la prima sessione di apertura delle offerte, prevista per il giorno  20/05/2024, alle ore 9,00, è stata rinviata, con avviso della stazione appaltante del Comune di Chiaromonte in data 17/05/2024, a data da destinarsi in quanto non è stata ancora nominata la commissione di gara.



Sono trascorsi altri 4 mesi dalla data di apertura delle offerte e ad oggi non è stata ancora nominata questa benedetta commissione!



E’ sconcertante, siamo a 10 mesi tra pubblicazione del bando e nomina commissione il cui Iter non è ancora completato! 



Viene spontaneo chiedersi e lo facciamo interpellando gli Organi in indirizzo,  se questa ingiustificata lentezza, non è anche inadeguatezza della pubblica amministrazione a gestire funzioni inerenti le opere pubbliche!



I fatti ci confermano che ai Comuni, almeno quelli piccoli, non possono essere demandati compiti per  interventi conseguenti a calamità, di importi inferiori e/o superiore alla soglia comunitaria, perché non hanno le competenze adeguate per farvi fronte.



Ribadiamo che gli interventi straordinari e di “somma urgenza”,   seguono le procedure straordinarie e non quelle ordinarie, per questo abbiamo evidenziato nella precedente missiva, che per velocizzare gli adempimenti connessi ad uno stato di emergenza, bisogna affidare il tutto a Commissari straordinari.



Abbiamo, come esempio, nella precedente nota, citato : “il Ponte di Genova, di oltre 1067 metri e 40 mt di altezza, realizzato dopo solo 10 mesi”, mentre nel ns caso, dopo dieci mesi, è stato pubblicato un bando di gara e non sono  stati  ancora completati  gli  adempimenti connessi  all’affidamento dei servizi tecnici sopra citati. Agli Organi in indirizzo chiediamo di valutare l’opportunità di richiedere la nomina di un commissario straordinario, ai sensi delle disposizioni di legge vigente, onde evitare a noi cittadini di agire  direttamente innanzi al Giudice amministrativo per chiedere la nomina del commissario ad acta. 



Siamo preoccupati per questa disinvolta lentezza e ci chiediamo quanti anni ancora ci vorranno per realizzare gli interventi previsti, perché la gente cacciata dalle proprie case, il 15 novembre 2021, possa rientrare!



La Politica e le Istituzioni sanno rammaricarsi al momento delle calamità e delle disgrazie e poi, all’indomani, dimenticarsi dell’accaduto e poco interessa loro del disagio delle famiglie che vivono con sofferenza per anni, fuori dalle proprie abitazioni, realizzate con i sacrifici di una vita e costretti  a sopravvivere in locali di fortuna spesso non adatti alle loro esigenze!



E come se non bastasse, negano anche i ristori dovuti alle famiglie che hanno provveduto ad una autonoma sistemazione!



Al riguardo, vogliamo evidenziare questa nuova beffa che sembra fatta ad arte:



-per il primo anno è stato liquidato alle famiglie sfrattate un contributo per autonoma sistemazione;



 



-da novembre 2022 il contributo è stato sospeso, ed il Comune ha fatto sapere che la liquidazione del contributo è subordinata alla documentazione attestante le spese sostenute per l’autonoma sistemazione per ciascun nucleo familiare, in base alla L.R. n.28 del 4 agosto 2023 e relativo regolamento di attuazione n.1 del 13 marzo 2024.



E’ del tutto assurdo, incomprensibile e forse anche illegale!



Ci chiediamo:



-perché hanno liquidato il primo anno senza chiedere alcuna documentazione;



-perché ora chiedono di documentare le spese sostenute, quando si tratta di contributi dovuti a chi viveva nelle case cacciate con ordinanza sindacale e che ha provveduto ad una autonoma sistemazione;



-può la  LR n.28 del 4 agosto 2023, essere applicata in modo retroattiva;



-il Regolamento attuativo della stessa legge (art. 3 e 4) parla di spese sostenute per l’autonoma sistemazione, senza specificare quali spese sono ammessi a contributo! Nel caso specifico, chiediamo al legislatore, quali spese devono documentare le famiglie che hanno scelto una autonoma sistemazione presso un parente o un locale di proprietà, anche senza i requisiti minimi di abitabilità e pur di non dare fastidio continuano a vivere con disagio in questi ambienti!



In questi casi, bisognerebbe documentare il disagio che le famiglie vivono più che quantizzare le spese sostenute!



Il disagio è un danno esistenziale che si concentra sulla sofferenza e sulle difficoltà delle persone di vivere fuori dalla propria abitazione, a causa di un evento calamitoso, con danni alla dignità personale, ai legami affettivi, al benessere psicologico, ecc., coinvolgendo, quindi, aspetti soggettivi   e personali dell’individuo!



Dobbiamo, allora, ricorrere ad una consulenza legale per quantizzare il disagio e richiedere non più un contributo per autonoma sistemazione, ma un risarcimento di danno esistenziale?!



In merito, gradiremmo una risposta direttamente dal Presidente della Regione Basilicata dott. Vito Bardi.



Confidiamo in un riscontro della presente da parte  degli Organi in indirizzo.



p. Il Comitato frana



f.to: Graziano, Di Sirio, Bersanti, Libertino, Allegretti, Palmira, Bulfaro, Appella,  Donnadio.


 


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