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Calvera: il sindaco chiarisce la vicenda della mancata registrazione dell'atto di matrimonio di un cittadino

23/09/2024



Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del sindaco di Calvera Pasquale Bartolomeo in risposta alla notizia raccontata a mezzo stampa nelle scorse settimane sulla segnalazione di un cittadino che aveva scoperto, per caso e nonostante il matrimonio, di essere ancora registrato come ''celibe''. Sulla vicenda era intervenuto anche il gruppo di minoranza in seno al Comune e lasiritide.it aveva raccontato la vicenda ascoltando direttamente l'interessato (clicca qui). 


Il primo cittadino ci aveva detto che avrebbe verificato l'iter che aveva portato al disguido.


Di seguito la nota integrale del sindaco.


 


In merito alla vicenda, diffusa a mezzo stampa, sulla ipotetica mancata trascrizione di atti da parte degli uffici del Comune di Calvera, per dovere di cronaca e per rispetto della dipendente, che si è vista etichettata come la causa di “disservizi”, rispondo anche a mezzo stampa ai tanti articoli che sono stati fatti circolare ad arte sui social media. Per tutelare i cittadini coinvolti in questa vicenda oltre che l’ente da me rappresentato, mi sono attivato fin da subito con la collaborazione degli uffici per approfondire tutti i passaggi ed il rispetto delle procedure.


Sul caso del Sig. Francolino Michele abbiamo ricostruito tutto l’iter legato alla pratica del suo matrimonio.


Prima di replicare, ho richiesto e atteso informazioni anche dagli uffici del comune di Mercato San Severino, lì dove è stato celebrato il matrimonio civile. Posso quindi affermare che:


la dipendente, gli uffici e l’amministrazione comunale di Calvera non hanno responsabilità del mancato aggiornamento dello stato civile del signor Francolino Michele: non si e’ trattato di una mancata trascrizione dell’atto di matrimonio perché questo non era mai arrivato al protocollo del comune di Calvera.


Solo il 10/09/2024, quando il comune di Mercato San Severino ha inviato l’atto, questo è stato trascritto dalla dipendente del Comune di Calvera ed i dati sono stati allineati sulla piattaforma ANPR. L'auto attribuzione delle responsabilità, messa nero su bianco, da parte dell’Ufficiale dello Stato Civile del comune di Mercato San Severino spero basti a tranquillizzare i consiglieri di minoranza di Calvera che hanno strumentalizzato la vicenda per gettare ombra sul lavoro degli uffici e del sottoscritto come responsabile dell’area Amministrativa / Contabile. Articoli, interviste insinuanti e post, con conseguenti leoni da tastiera scatenati sui social network, rappresentano il metodo migliore per vigilare ed informare?


Mi auguro che la prossima volta, ci si documenti meglio prima di diffondere comunicati stampa pretestuosi e, soprattutto, chiamare in causa Sua Eccellenza il Prefetto. La campagna elettorale è finita, ci sono tanti modi di fare opposizione: con il gruppo di maggioranza siamo disponibili ad un dialogo costruttivo per risolvere i problemi dei cittadini, ma evitiamo tutti di perdere del tempo prezioso che potrebbe essere utilizzato per altro.


Se vogliamo unire Calvera evitiamo di farci definire come “il paese dei matrimoni fantasma”, lasciando spazio a battute fantasiose o altre sintesi giornalistiche come “ufficio anagrafe in tilt”. Non credo sia questa la visibilità di cui si parlava nei comizi.


Per quanto riguarda le scuse richieste da qualcuno, queste sono da ricercare altrove. Anzi credo che sia corretto, da parte di chi aveva individuato già “il colpevole”, ammettere pubblicamente di aver preso un abbaglio.


Si stanno valutando possibili azioni a tutela dell'ente e del proprio personale stante l'evidente infondatezza delle notizie diffuse prima di qualsiasi verifica. Invieremo una nota di chiarimento al Prefetto specificando dettagliatamente i vari passaggi di questa vicenda, in modo che possa andare fino in fondo. Per quanto riguarda l’altro caso segnalato stiamo ultimando le verifiche per accertare le cause che hanno portato al disallineamento con il sistema informatico. L’errore è sempre possibile, soprattutto in una fase di dematerializzazione dei documenti come quella che stiamo attraversando, aggravata dalla carenza di personale, dai cambi di software e dalle tante nuove piattaforme informatiche. E’ doveroso vigilare ma senza creare allarmismi e casi da mettere alla gogna mediatica. Per concludere, mi sento di suggerire a tutti (non solo ai cittadini calveresi) di verificare in autonomia la propria situazione anagrafica accedendo al sito dell’ANPR con le proprie credenziali SPID (il comune di Calvera è uno dei pochi comuni che già dal 2020 le rilascia gratuitamente grazie ad una convenzione con la Regione Basilicata).




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