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''L’Osservatorio Ambientale della Valle del Mercure non ha alcuna credibilità scientifica''
24/10/2023
L’Osservatorio Ambientale della Valle del Mercure è, in realtà, un organismo politico-amministrativo, finanziato esclusivamente dalla proprietà della centrale – ieri Enel, oggi Sorgenia- e, come tale, di scarsa credibilità scientifica. Parlano i fatti. Enel-Sorgenia sono i finanziatori unici dell’Osservatorio -100.000 euro l’anno! - che è governato da un Consiglio di Amministrazione che comprende tutti gli Enti che dalla proprietà della centrale hanno ricevuto e in buona parte ancora ricevono contributi economici. La rendicontazione della spesa solleva, poi, più di una perplessità, sia per la quota destinata al funzionamento amministrativo dell’Osservatorio, che per quella destinata all’attività “scientifica”, che poco e male ha prodotto. In ogni caso, si è di fronte ad un conflitto di interessi tanto sfacciato quanto insanabile. L’attività dell’Osservatorio, come si diceva, è stata tanto esigua quanto risibile dal punto di vista scientifico, a fronte dei roboanti impegni contenuti nei documenti inizialmente sottoscritti. Si parte infatti con una convenzione con la “Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile” che ha prodotto uno scandaloso studio sull’impatto ambientale della centrale del Mercure, che ha sollevato così tante critiche e polemiche, da costringere l’Osservatorio stesso a chiedere di interrompere la collaborazione dopo solo un anno, visto che la Fondazione è risultata avere Enel tra i suoi principali finanziatori. Il secondo e ultimo (!) studio, dopo qualche anno, è stato illustrato in semiclandestinità – causa Covid, si è detto- solo online, ma mai più ripresentato e sottoposto a pubblico confronto. D’altra parte nessuno studio serio e attendibile sulle ricadute inquinanti della centrale può partire da quel vero e proprio imbroglio legato allo studio microclimatico che, anziché riguardare la valle del Mercure, è stato mutuato da altra valle distante oltre dieci chilometri da quella del Mercure. Imbroglio che le Associazioni e Comitati del “Forum Stefano Gioia” hanno fin dall’inizio denunciato con forza e ripetutamente, senza che questo turbasse l’Enel o i suoi sodali dell’Osservatorio Ambientale. Solo ora, leggiamo che l’Osservatorio ha commissionato uno studio dei venti della valle “giusta”, che però andava fatto prima che la centrale iniziasse a funzionare, non dopo otto anni. Sempre ammesso che si arrivi alla conclusione. Non dimentichiamo, infatti che gli accordi stipulati prevedono che L’Osservatorio Ambientale chiuda i battenti l’anno prossimo, quando la proprietà cesserà di versare il “generoso” contributo che ne garantisce la sopravvivenza. Utile, per altro, soltanto, per chi ne ha tratto benefici economici, non certo per i cittadini della valle del Mercure e men che meno per la biodiversità del Parco del Pollino. Castrovillari 24 ottobre 2023 Dott. Ferdinando Laghi Portavoce calabrese del “Forum Stefano Gioia” Vice-Presidente Nazionale ISDE Italia Medici per l’Ambiente Consigliere Regionale – Regione Calabria

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